Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / serie c / Girone A
Vicenza, Vecchi: "Raggiunto l'obiettivo minimo, ora puntiamo al massimo"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
domenica 21 aprile 2024, 10:45Girone A
di Marco Pieracci
per Tuttoc.com

Vicenza, Vecchi: "Raggiunto l'obiettivo minimo, ora puntiamo al massimo"

Stefano Vecchi, tecnico del Vicenza, analizza così in conferenza stampa la vittoria per 2-0 sul Trento, che permette ai biancorossi di consolidare il terzo posto in classifica: "Abbiamo avuto una mezza occasione con Ferrari all’inizio subito dopo un minuto, poi abbiamo sofferto un po’ il loro modo di giocare, ma più che altro abbiamo sbagliato tantissimo da punto di vista tecnico, anche da giocatori che solitamente tornano più qualità. Poi abbiamo sbloccato la partita e lì siamo tornati, forse ci siamo tolti un po’ il peso di una partita che stava diventando un po’ difficile, un po’ complicata.

Un altro eurogol di Ronaldo? Sì e poi tante altre belle cose. Dal nostro gol in poi abbiamo sofferto poco, però siamo tornati a gestire la palla con serenità e con precisione, mentre nei primi 15-20 minuti abbiamo perso qualche palla in mezzo al campo che poteva costarci caro. Forse ci aspettavamo di poter giocare in un certo modo e i ragazzi sono entrati pensando di poterlo fare, invece loro ci hanno chiuso delle giocate che pensavamo di poter fare. Dei segnali importanti li abbiamo avuti anche oggi da chi è entrato, che ha fatto molto bene. Siamo contenti perché quando siamo arrivati sapevamo che la situazione era difficile, era complicata, ma io ero fiducioso e consapevole di avere a disposizione una squadra forte e stiamo dimostrando di esserlo. Abbiamo raggiunto il terzo posto che sicuramente era insperato, stiamo battendo qualche record che, conta poco, però fa piacere e adesso puntiamo alla serie B.



Da ottavi a terzi e forse miglior terza? Sul fatto di arrivare miglior terza possiamo incidere poco, nel senso che sono gironi diversi, chiaramente sarebbe meglio, poi questo forse dipende un po’ meno da noi e noi vogliamo proseguire con questa sfilza di risultati positivi, anche se chiaramente ad Alessandria possiamo anticipare già che avremo tra squalifiche e diffidati qualche situazione da gestire, perché vogliamo arrivare ai playoff e avere tutta la squadra a disposizione, ma nonostante questo ci sarà spazio per qualcuno che si farà valere la grande. Siamo molto felici, merito non solo mio ma di tutti, dalla società che ha fatto quadrato e si è fidata di noi, ho uno staff importante di persone competenti e serie con cui ho trovato subito il feeling giusto anche con i ragazzi e con la squadra che si è messa a disposizione subito, dal primo allenamento. Ripeto ancora quello che ho detto qualche tempo fa, raramente mi è successo di allenare una squadra dove devo alzare poco la voce durante gli allenamenti. È una squadra che anche negli allenamenti dà tanto, dà tutto, i risultati poi sono questi, ma non ci accontentiamo, abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo e adesso puntiamo all’obiettivo massimo.

Pausa dopo Alessandria? Alla fine è solo una domenica e dobbiamo pensarci ancora, studiare un attimino cosa fare, non lo so, vediamo poi anche come faremo la partita con l’Alessandria, se inserire un’amichevole per dare minutaggio a qualcuno, non so, dobbiamo ragionarci un po’. Ho già fatto i playoff da terzo in classifica con la Feralpi due anni fa e siamo andati subito alle fasi nazionali, purtroppo mi sono fermato in semifinale e quest’anno voglio arrivare fino in fondo. Quando sono arrivato ho pensato che il valore di certi giocatori non poteva essere quello, troppa la differenza con quello che avevano fatto negli anni precedenti. Per cui il lavoro è stato di trasmettere sicurezza e ridare fiducia a qualche giocatore che la stava perdendo, ma soprattutto trovare un’identità di gruppo, un’identità di squadra, perché se poi, a occhi chiusi trovi il compagno, sai che ti puoi fidare, che il compagno è lì, che ti puoi aiutare, che ti dà una mano. Quando le cose vanno male queste cose si perdono un po’ alla volta e noi un po’ alla volta le abbiamo ricostruite, perché alla base c’è la qualità importante nei giocatori che abbiamo.

Tronchi ha fatto una grande gara, stava per fare goal anche da centrocampo, ruba un sacco di palloni e ha fatto una gara di grande sostanza, ha attraversato un periodo con qualche problema fisico, però lui arriva dal settore giovanile e ci fa molto piacere. Ci sono anche altri che stanno facendo grandi partite, con grande continuità nella prestazione, però lui in mezzo al campo si fa sentire”.