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Quattro club sul baratro della Serie C e subito riaffiorano i ricordi di clamorosi fallimenti. Speriamo non sia questo il caso
venerdì 10 maggio 2024, 00:00Il Punto
di Luca Bargellini
per Tuttoc.com

Quattro club sul baratro della Serie C e subito riaffiorano i ricordi di clamorosi fallimenti. Speriamo non sia questo il caso

In attesa dei prossimi verdetti dai playoff, la Serie C nel venerdì sera che sta per arrivare avrà modo di osservare l’epilogo del torneo che la precede nella piramide calcistica italiana. La Serie B, infatti, metterà in scena l’ultimo atto della stagione regolare, con Como e Venezia che si contenderanno la massima serie e ben quattro squadre (Spezia, Ternana, Bari e Ascoli) che, invece, faranno di tutto per evitare la discesa in Lega Pro.

Si tratta di quattro realtà importanti, ma molto diverse fra loro. Tanto che per ognuna di queste una eventuale retrocessione in terza serie avrebbe dei risvolti differenti.

Spezia e Bari, ad esempio, sono formazioni create per ben altre posizioni di classifica e che oggi si trovano a lottare per la sopravvivenza per aver pesantemente sottovalutato lo shock subito al termine della passata stagione: i liguri per la retrocessione dalla A e i pugliesi per la sconfitta all’ultimo istante della finale playoff contro il Cagliari. A livello mentale, dunque, le due rose, seppur supportate da qualità tecniche di medio-alto livello, non sono riuscite a performare secondo le attese, tanto da rischiare il baratro della C. Un passo indietro che, economicamente, avrebbe per entrambe le proporzioni di uno tsunami, in grado di porre una serie di punti interrogativi sul futuro a medio termine dei rispettivi progetti.



Discorso diverso, invece, per Ascoli e Ternana. I primi hanno reso meno rispetto alle attese, anche a causa di scelte tecniche sbagliate (perché scegliere Viali salvo poi rinnegarlo dopo poche settimane?) e un bel po’ di sfortuna (vedi alla voce ko di Pedro Mendes), ma non erano certamente in lizza per la promozione, mentre le Fere dopo l’addio di Bandecchi hanno rinnovato il proprio progetto tecnico salutando i propri top player delle precedenti stagioni e affidandosi ai migliori giovani in uscita dai settori giovanili di alcuni club di Serie A (Bologna, Fiorentina, Monza e Sassuolo fra gli altri). Sul piano economico, dunque, la loro sarebbe una posizione ben diversa qualora arrivasse ciò che nessuno vorrebbe. Già in questo venerdì sera di metà maggio, oppure fra qualche giorno al termine del doppio confronto dei playout.

Tutto questo ragionamento per un motivo molto semplice: la storia ci ha insegnato, nel corso degli ultimi anni, che i ko societari più clamorosi sono arrivati spesso e volentieri da società scese dalla cadetteria. Vicenza, Latina, Cesena, Catania solo per citare i casi più importanti.

Non volendo, però, portare sfiga a nessuno, ma ricordando il vecchio adagio che recita “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” ecco che ci troviamo qui. A sperare che questa sia l’eccezione che conferma la regola.