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Juve Stabia, Lovisa: "Mi ispiro a Giuntoli. Anche lui è partito dal basso, ora è alla Juve"
Il campionato della Juve Stabia è sotto gli occhi di tutti, la promozione in Serie B centrata con largo anticipo è stata la ciliegina sulla torta di una cavalcata straordinaria, e ora la società si accinge ad alzare il trofeo, con la premiazione che si terrà domenica pomeriggio a margine del match contro il Picerno, ultimo atto del campionato che ha coronato il sogno che le Vespe si portavano dietro da ormai quattro anni, quando dalla cadetteria retrocessero nuovamente in Serie C. Ma quella ormai è acqua passata, e anzi, c'è da iniziare a progettare il futuro.
Dalle colonne de La Verità, come si legge su stabiachannel.it, ha così parlato il Direttore Sportivo gialloblù Matteo Lovisa, tra i protagonisti di spicco di questo ritorno in B: "Cerco sempre di trasmettere la mia mentalità agli altri. Ovviamente non sempre è possibile. Mi sento soddisfatto di aver creato un gruppo vincente, sia cinque anni fa con il Pordenone, che quest'anno. L'obiettivo era la salvezza, ma passo dopo passo abbiamo alzato l'asticella. Come scelgo i giocatori? Ogni direttore ha i suoi parametri. Dipende dalle caratteristiche in base al ruolo. Banche dati e sistemi tecnologici devono essere un valore aggiunto".
Conclude: "A chi mi ispiro? Penso ce ne siano tanti che hanno fatto la gavetta. Il primo che mi viene in mente è Giuntoli: lui è partito dal basso ed è poi arrivato alla Juventus. Anche io sono partito dal basso e il mio obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile, senza dimenticare da dove sono arrivato".
Dalle colonne de La Verità, come si legge su stabiachannel.it, ha così parlato il Direttore Sportivo gialloblù Matteo Lovisa, tra i protagonisti di spicco di questo ritorno in B: "Cerco sempre di trasmettere la mia mentalità agli altri. Ovviamente non sempre è possibile. Mi sento soddisfatto di aver creato un gruppo vincente, sia cinque anni fa con il Pordenone, che quest'anno. L'obiettivo era la salvezza, ma passo dopo passo abbiamo alzato l'asticella. Come scelgo i giocatori? Ogni direttore ha i suoi parametri. Dipende dalle caratteristiche in base al ruolo. Banche dati e sistemi tecnologici devono essere un valore aggiunto".
Conclude: "A chi mi ispiro? Penso ce ne siano tanti che hanno fatto la gavetta. Il primo che mi viene in mente è Giuntoli: lui è partito dal basso ed è poi arrivato alla Juventus. Anche io sono partito dal basso e il mio obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile, senza dimenticare da dove sono arrivato".
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