Italiano: «I ragazzi si applicano e questo ci permette di mantenere la nostra identità anche su campi difficili»

La squadra di Vincenzo Italiano è riuscita a ripetere l'impresa degli Aquilotti di Mimmo Di Carlo, eliminando agli ottavi di finale di Coppa Italia la corazzata Roma. Al termine della gara il tecnico dello Spezia è intervenuto ai microfoni di Rai Sport:

«Queste penso siano le partite dove dare spazio ai ragazzi che hanno giocato meno, dar loro minutaggio e farli mettere in mostra. Oggi, nonostante i 9 cambi rispetto alla partita di campionato, tutti hanno dimostrato che quando si vuole si può ottenere qualsiasi cosa. Abbiamo sofferto, poi nei supplementari abbiamo sfruttato bene la doppia superiorità, e siamo stati bravi a vincerla.»

Un momento magico iniziato con la vittoria di Napoli. Qual è il segreto dello Spezia? «Abbiamo vissuto un periodo non bello dal punto di vista dei risultati ma ci confortavano le prestazioni. Non abbiamo mai mollato, abbiamo cercato di proporre quello che facevamo a inizio stagione. La nostra mentalità è questa, creare qualche palla gol in più anche contro le grandi squadre. Nelle ultime partite è venuta fuori la compattezza della squadra, abbiamo difeso bene a Napoli, siamo stati bravi a Torino in 10 contro 11, e oggi pur soffrendo siamo riusciti a portare a casa la vittoria. E' un periodo positivo, ce lo godiamo e ora aspettiamo la partita di sabato, sempre contro la Roma. Non sarà semplice, ma i ragazzi in questo momento hanno la testa giusta, sanno soffrire e nel momento giusto fare gol, come quello di Saponara a cui faccio i complimenti.»

Si è accorto del sesto cambio della Roma? «Ne sentivo parlare in panchina, io non me ne ero accorto, c'è stato anche questo episodio ma la partita l'avremmo vinta comunque...»

Sul ruolo di Saponara: «Quando lo abbiamo contattato ci ha chiesto di poter giostrare in questa zona di campo, per convenire in mezzo con il suo destro come ha fatto in queste situazioni. Lì davanti avevamo bisogno delle sue qualità e cercheremo di sfruttarle. Oggi era la sua prima partita dopo tanto tempo, pensavo non riuscisse a sostenere tutto questo minutaggio ma ha fatto anche due gol. E' un ragazzo che dobbiamo recuperare, speriamo ci dia tanto.»

Come fa a tenere tutti sulla corda? «Siamo un po' troppo numerosi e stiamo cercando di rendere la rosa più funzionale. Ma nel momento in cui hai a disposizione un numero così elevato di ragazzi devi cercare di trasmettere a tutti i concetti e le nozioni, e quando sono chiamati in causa speri di poter riproporre anche con quei giocatori meno impiegati lo stesso gioco dei titolari. Ci stiamo riuscendo, durante la settimana si lavora bene, i ragazzi si applicano e questo ti dà la possibilità di venire in un campo così difficile, contro una grande squadra, e continuare ad avere la tua identità. Questo è merito dei ragazzi, ci sono tanti giocatori al primo anno di Serie A, tanti stranieri che non conoscevano il nostro campionato, ma stiamo facendo un ottimo lavoro. La strada intrapresa è quella giusta».