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L’ANEDDOTO | Giovanni Gallotti e quella tripletta contro l’Udinese all’alba dei tempi
domenica 12 settembre 2021, 11:00Primo Piano
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

L’ANEDDOTO | Giovanni Gallotti e quella tripletta contro l’Udinese all’alba dei tempi

Il racconto di una storia riguardante Spezia - Udinese

Sguardo truce, mano sul fianco, fisico potente e longilineo, coperto da una maglia bianca sbarazzina, fuori dai calzoncini, contrariamente alle usanze dell’epoca. Questo era Giovanni Gallotti, il micidiale attaccante che decise il primo Spezia – Udinese della storia.

18 febbraio 1923. Mentre ‘La coscienza di Zeno’ di Italo Svevo stava per conquistare le librerie di tutto il paese, allo stadio ‘Ennio Tardini’ di Parma Spezia e Udinese si affrontavano in una sfida valevole per la 14^ giornata del Girone B. Prima d’allora la squadra di Giuseppe Viola aveva totalizzato solamente nove punti, frutto di sei pareggi e una vittoria. Gli spareggi, o peggio la retrocessione, erano un dardo infuocato che l’Italia pedatoria sembrava aver già incoccato in direzione Golfo dei Poeti. Urgeva una reazione, collettiva o individuale, e reazione fu. Qui entrò in scena quel ragazzo un po’ naif, ma incredibilmente dotato. Con una prestazione memorabile, tra le migliori dell’intera carriera, Giovanni Gallotti stese le ‘zebrette’. A cavallo tra primo e secondo tempo, l’attaccante spezzino bussò tre volte alla porta di Libero Lodolo e tre volte la porta si aprì: prima al 44’, poi al 62’ e al 65’, trafisse le difese friulane e permise allo Spezia di portarsi sul 4-0. Un risultato arrotondato dalle reti di Viola (su rigore) e Calzolari. Il 5-0 finale consacrò Gallotti tra gli attaccanti più forti e decisivi dell’intero campionato. Lui che, esclusa una piccola parentesi nella lontana Genova rosso-blu, passò l’intera carriera agonistica tra i campi della provincia spezzina. Dalla Veloce club La Spezia alla Juventus Spezzina, militando naturalmente nello Spezia Football Club, antenato dello Spezia Calcio, con la quale maglia bianca segnò 28 reti in 90 presenze.

Sguardo truce, una mano sul fianco e l’altra portante un pallone. Difficile sapere se allora, prima della guerra, c’era l’usanza di regalare la sfera a chi riusciva a siglare una tripletta. Ma noi vogliamo immaginarlo così Giovanni Gallotti: uno dei primi bomber della storia aquilotta.