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Le PAGELLE di Hellas Verona - Spezia | Difesa da incubo, Zoet disastroTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 4 ottobre 2021, 07:00Primo Piano
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

Le PAGELLE di Hellas Verona - Spezia | Difesa da incubo, Zoet disastro

Tra le fila aquilotte si salva solo Verde

Notte fonda per lo Spezia a Verona. La squadra di Tudor passeggia su quella di Thiago Motta, con tanti problemi di formazione certo, ma troppo arrendevole. Di seguito le pagelle dell'incontro: 

ZOET 3,5: 26° gara consecutiva che lo Spezia prende gol, e questo già dice tanto. Non ha il tempo di indossare i guantoni, che l'Hellas Verona è già avanti anche per un suo non perfetto posizionamento. Inevitabile prologo di un pomeriggio difficile, vissuto tra le bordate del duo Faraoni - Caprari e un incredibile errore in occasione della quarta rete di Bessa.

AMIAN 4: Prestazione 'a ciambella'. Svanga e corre con umiltà, ma il buco che lascia in difesa, non solo in occasione del vantaggio scaligero, è enorme. 

Dal 46' SHER 5: Esordio difficile in prima squadra per il giovane centrocampista svedese.

HRISTOV 4,5: Se Real Time decidesse di mandare in onda un nuovo format e chiamarlo 'difesa da incubo', l'odierna prestazione del difensore dello Spezia ne sarebbe principale candidata. L'unica speranza è che Thiago Motta riesca a vestire i panni di Cannavacciuolo al più presto.

NIKOLAOU 4,5: Allegoria pedatoria di Brynden Tally a Delta delle Acque, non riesce ad alzare il ponte levatoio del castello bianco e finisce sconfitto al pari dei propri compagni di reparto. In difficoltà dal primo all'ultimo minuto, non è in grado neppure a iniziare l'azione da dietro come d'abitudine. 

S. BASTONI 5: Sinuoso e leggiadro, sempre bello da vedere ma quest'oggi poco efficace. Le incursioni nella difesa gialloblu sono ridotte al lumicino, e, forse, poteva far qualcosina in più nell'occasione del raddoppio del Verona, con Faraoni che gli sfila alle spalle. Viene espulso nel finale a seguito di una decisione più che discutibile dell'arbitro Camplone.

SALVA FERRER 5: Ormai abbiamo imparato a conoscerlo nel nuovo mantello da centrocampista. Non ruba certo l'occhio, ma recupera una discreta quantità di palloni ed è sempre più pulito di un macrofago. Peccato non basti in un pomeriggio da dimenticare per i colori dello Spezia.

VERDE 6: Il Bentegodi non è l’Arena, ma un direttore d’orchestra come lui non perde mai l’orientamento. Inizia con un clamoroso recupero difensivo, poi chiama più volte Montipò al grande intervento. Il sinonimo di Spezia oggi è solo lui: l'unico a salvarsi in una giornata disastrosa. 

GYASI 5: Parte bene nella nuova posizione ibrida. Poi cala, spargendo qua e là più errori del solito. Anche la centrale elettrice dello Spezia oggi non ne ha, lasciando l'intera squadra senza luce. 

PODGOREANU 5: Il mare è distante kilometri da Verona, ma lui va in apnea come tutti i compagni di reparto. A guardar bene però, una giustificazione almeno lui la ha: dal nulla è stato scaraventato nel mezzo di una contesa più che decisiva. 

Dal 58' STRELEC 5: Dopo gli scampoli di partita con il Milan, una mezz'ora in campo e un gol divorato hanno caratterizzato la prova del giovane attaccante.

ANTISTE 5: Lazovic, Casale e Ilic sono avversari ostici e spesso gli portano via la merenda. Un comprensibile passo a vuoto dopo le gare super con Juventus e Milan. Ma d'altronde, come scriveva e cantava De Gregori: "Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette"

Dal 58' NZOLA 4,5: Spiegazione vivente dell'espressione 'come non cambiare una partita'. Pronti, via: regala due palloni al Verona, in seguito non trova mai il guizzo che ci si aspetta da un giocatore come lui.

MANAJ 4,5: Si mangia un gol da far invidia a Chabannes, signore de La Palice. Se poi quando centra la porta ci si mette anche Montipò... Come dice il detto? La fortuna aiuta gli audaci. 

ALL. MOTTA 5: Le attenuanti ci sono tutte, ma l'atteggiamento del suo Spezia non è stato quello giusto. Per guaio o per fortuna ora ci sarà la sosta e l'allenatore italo-brasiliano dovrà esser bravo a resettare le idee agli aquilotti dopo tre sconfitte consecutive, quella d'oggi pesantissima.