Spezia al bivio: come cambia l'estate con o senza mercato?

"Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita, non c'è segnaletica" scriveva Ernest Hemingway. E mai frase fu più azzeccata al futuro prossimo dello Spezia. Su di esso un ciclone chiamato sentenza FIFA si è abbattuto la scorsa estate e ha spazzato via qualsivoglia segnale indicativo, lasciando più di qualche domanda in terra aquilotta. Tra queste, la più pressante è sicuramente questa: al club di via Melara sarà concesso in estate di far mercato? Difficile a sapersi, al momento. Tuttavia, analizzando la situazione si possono discernere due strade: una in caso di esito positivo, l'altra in negativo. 

Secondo il punto fatto da La Repubblica (ed. Genova), l'attesa decisione del TAS prevista nelle prossime settimane sarà quanto mai dirimente. Prendere la strada di destra o quella di sinistra: non ci sono scorciatoie. Da una parte, qualora il blocco del mercato venga confermato, tutto ruoterà intorno ai prestiti. Fuori Kovalenko, Salcedo e Colley; dentro Holm, Kornvig, Sanca, Capradossi e Vignali. Dall'altra, se l'estate sarà nuovamente sinonimo di mercato, lo Spezia avrà un gran da fare. Sia in entrata, per rinforzare una rosa che ha fatto bene sì ma è migliorabile; che in uscita, dove dovrà provare a resistere agli assalti per i giocatori migliori: dal capitano, Giulio Maggiore, alla stella di Daniele Verde, che pare esser finito nel mirino del Napoli. 

Non resta che attendere, dunque. E vedere come il destino indirizzerà il percorso dello Spezia. Un percorso che, qualunque sia la decisione, ha già lasciato nel bagaglio aquilotto la consapevolezza di meritare la Serie A. Insomma, dopo due salvezza consecutive, non c'è via che le Aquile non possano affrontare. Rimane solo da capire quale.