Zovko: «Il mio esordio davanti al 'Picco' pieno? Ero molto emozionato»

Ventotto minuti contro il Napoli per assaggiare la Serie A. Ventotto minuti nei quali Petar Zovko ha comunque dimostrato personalità e un ottimo piede. Raggiunto dai taccuini del portale web bhfudbal.ba, il portiere dello Spezia ha parlato di diversi argomenti, dall'infanzia con il pallone tra i piedi all'esordio nella massima serie italiana grazie a Thiago Motta. 

«Ho iniziato a giocare a calcio in Bosnia a 5 anni ed ero un’ala sinistra. Poi giocai un torneo a Mostar dove vinsi il premio come miglior portiere e da lì è iniziato tutto. A 16 anni sono arrivato in Italia da solo e per me è stata un’esperienza significativa. Differenze fra la Bosnia e l’Italia? Difficile fare un confronto. In Italia in una squadra ci sono 10 allenatori, una cosa impensabile nella nostra madrepatria. Ma anche il campo, gli spogliatoi, gli stadi, è tutto diverso» ha raccontato il portiere Aquilotto. 

Poi, Zovko ha parlato dell'esordio in Serie A con la maglia dello Spezia: «Ho esordito in uno dei campionati più importanti al mondo, per questo devo ringraziare la squadra e Motta per avermi regalato quest’esperienza. È stato veramente bello, lo stadio era pieno ed ero molto emozionato. Alla fine ho anche ricevuto tanti messaggi dai miei amici. Voglio dire grazie alla mia famiglia e al mio papà, senza di loro nulla sarebbe stato possibile».

La chiosa è sulla Nazionale: «Ho giocato nelle giovanili della Bosnia ma non so cosa farò in futuro, dalla Federazione non mi ha contattato nessuno in questi 2 anni e non dipende da me».