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Il Sassuolo non molla l'ottavo posto. Ma saranno le ultime partite di De Zerbi?
Il Sassuolo ha ritrovato la vittoria dopo un mese vincendo a Benevento per 1-0. La prima occasione è stata del Benevento, poi tra primo e secondo tempo, dopo l'autogol di Barba propiziato da Boga, sono arrivate almeno 4 palle da gol nitidissime per i neroverdi: la traversa di Boga, la chance di Maxime Lopez, l'occasione di Djuricic e quella a tu per tu con Montipò di Raspadori. Il risultato, al netto del risveglio finale del Benevento con Lapadula e Glik (strepitoso Consigli sulla doppia parata), poteva sicuramente essere diverso. Il Sassuolo resta attaccato all'ottavo posto, scavalcando nuovamente il Verona, provando a vincere lo Scudetto degli altri. In ballo c'è una posizione sicuramente di prestigio, i premi e anche l'orgoglio di chiudere per due volte consecutive all'ottava posizione in Serie A. In attesa di capire cosa accadrà la prossima stagione.
A partire da Roberto De Zerbi. Ci sarà ancora lui sulla panchina neroverde? A Sportitalia ha parlato così: "Sono un privilegiato ad allenare questa squadra e mi rende felice farlo, ma ovvio che si devono incastrare tante cose per ripartire anche l'anno prossimo. E non parlo di sirene da altre squadre, è proprio una questione tra noi. Ci sono tante cose da vedere: non nascondo che mi piacerebbe anche allenare all'estero, da calciatore ho avuto esperienze fuori dall'Italia che mi hanno fatto crescere, e queste esperienze vorrei evitare di averle a fine carriera. Ma prima di lasciare il club di mia volontà deve succedere qualcosa, e sicuramente il giorno in cui andrò via avrò più rammarico per quello che non è stato fatto che felicità per gli obiettivi raggiunti in questi tre anni: e parlo anche di obiettivi di mercato, non solo di calcio giocato".
Il contratto è in scadenza. Il tecnico non ha escluso la permanenza ma, a guardare tra le righe delle sue parole, sembra propendere per l'addio. Lo scorso anno parlava di stimoli, di riconoscenza verso il Sassuolo, ma non di ciclo chiuso. Ora, a 3 anni dal suo arrivo, un ciclo si è chiuso. L'anno prossimo potrebbero esserci diversi cambiamenti. Da capire se alla guida ci sarà ancora Roberto De Zerbi da Brescia oppure un nuovo allenatore, come ad esempio Vincenzo Italiano da Karlsruhe o Alessio Dionisi da Abbadia San Salvatore.
A partire da Roberto De Zerbi. Ci sarà ancora lui sulla panchina neroverde? A Sportitalia ha parlato così: "Sono un privilegiato ad allenare questa squadra e mi rende felice farlo, ma ovvio che si devono incastrare tante cose per ripartire anche l'anno prossimo. E non parlo di sirene da altre squadre, è proprio una questione tra noi. Ci sono tante cose da vedere: non nascondo che mi piacerebbe anche allenare all'estero, da calciatore ho avuto esperienze fuori dall'Italia che mi hanno fatto crescere, e queste esperienze vorrei evitare di averle a fine carriera. Ma prima di lasciare il club di mia volontà deve succedere qualcosa, e sicuramente il giorno in cui andrò via avrò più rammarico per quello che non è stato fatto che felicità per gli obiettivi raggiunti in questi tre anni: e parlo anche di obiettivi di mercato, non solo di calcio giocato".
Il contratto è in scadenza. Il tecnico non ha escluso la permanenza ma, a guardare tra le righe delle sue parole, sembra propendere per l'addio. Lo scorso anno parlava di stimoli, di riconoscenza verso il Sassuolo, ma non di ciclo chiuso. Ora, a 3 anni dal suo arrivo, un ciclo si è chiuso. L'anno prossimo potrebbero esserci diversi cambiamenti. Da capire se alla guida ci sarà ancora Roberto De Zerbi da Brescia oppure un nuovo allenatore, come ad esempio Vincenzo Italiano da Karlsruhe o Alessio Dionisi da Abbadia San Salvatore.
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