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Cristiano Ronaldo e la JuventusTUTTO mercato WEB
domenica 22 luglio 2018, 12:00Archivio
di Claudio Nassi
per Claudionassi.com

Cristiano Ronaldo e la Juventus

Sono sempre stato dell'avviso che nel Belpaese si assegnino due scudetti, come in Argentina. Ma in Sudamerica si giocano due campionati, apertura e clausura, mentre da noi c'è quello del mercato in estate e l'unico vero a maggio. Quasi sempre chi vince il primo perde il secondo. Per questo lo scorso anno non mi meravigliai più di tanto nel vedere come furono spesi i 232 milioni del Milan, perché una società che acquista undici calciatori non può presentarsi con troppe ambizioni al via. Lo sa anche l'ultimo dei tifosi. Conta la qualità, non la quantità e, se al mondo non ci sono dieci che fanno la differenza, non era male fermarsi a due, massimo tre, ma di alto profilo.

Stavolta i riflettori sono puntati sulla Juventus, che con l'arrivo di Cristiano Ronaldo ha monopolizzato i media. Dicono che non ci sarà storia per scudetto e Coppa Italia e che, finalmente, vincerà la Champions League. Può darsi abbiano ragione e una squadra che conquista in sette anni altrettanti scudetti e quattro Coppe Italia faccia, con CR7, un ulteriore salto di qualità. Questo in teoria, poi c'è il campo e qui le cose cambiano: perché si gioca 11 contro 11, perché a Napoli ritengono che il campionato l'abbia perso la squadra di Sarri e non vinto quella di Allegri, perché Spalletti dice che l'Inter non ha paura di nessuno, come la Roma di Monchi e Di Francesco. Con tutto il rispetto per Ronaldo, credo che la Juventus dovrà superarsi per vincere e che l'ottavo scudetto sia il più difficile da raggiungere.

Non conosco Ronaldo e spero sia tanto umile da inserirsi in modo soft in uno spogliatoio dei più delicati. Ma conosco i calciatori e soprattutto le mogli e le compagne. Tra i bianconeri il più scarso è un nazionale e gli ingaggi, se si escludeva Higuain, 7,5, Dybala, 7, e Douglas Costa, 6, andavano dai 4,5 di Buffon e Pjanic al milione di Bentancur. Se il nuovo arrivato ha un contratto da 31 milioni, senza contare gli sponsor, aereo privato, barca, ville, partecipazioni in aziende e, per di più, è un bel ragazzo, non viene da pensare a una serie di problemi che col gioco hanno poco da spartire? In società sanno certamente tutto e non potranno sbagliare.

Nel frattempo si aspetta la conclusione del mercato. Pjanic non si vorrebbe cedere, ma Manchester City e Chelsea insistono e il Barcellona pare abbia offerto 110 milioni. Rugani vorrebbe restare, ma gli oltre 40 milioni del Chelsea sono più di una tentazione. Higuain, a dimostrazione di come siano cambiate le cose, chiede 10 milioni di buonuscita per partire. Spero si sia pronti ad accettare tanta differenza all'interno della squadra. Col tempo ci si arriverà. Oggi, a mio avviso, non siamo pronti. Per questo sarà interessante scoprire come andrà a finire.