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La rivoluzione?TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 16 febbraio 2024, 09:00Archivio
di Claudio Nassi
per Claudionassi.com

La rivoluzione?

Non poteva Lady Radio esimersi dal parlare dell'articolo di Franco Ordine su Il Giornale riguardo alla situazione economica del calcio, ai cambiamenti suggeriti e agli aiuti chiesti al Governo. Si parte dal presupposto che chi propone, cioè il Presidente Federale, conosca la materia, anche se i 5 miliardi di debiti lasciano dubbi al proposito. Detto che, per prima cosa, non bisogna preoccuparsi di aumentare i ricavi ma diminuire i costi, ricordo le parole del Cancelliere tedesco Schroeder nel 2002: "Non interessa che i migliori calciatori vadano in Inghilterra, Italia e Spagna, a me interessa che le società abbiano i bilanci a posto". E il calcio tedesco tornò all'avanguardia. Era senza dubbio la cosa più importante.

Il discorso si potrebbe chiudere qui, perché la soluzione è questa. Seppoi si deve approfondire il tema, è facile assegnare le colpe a chi non ha vigilato: la Covisoc. Ma se i controllori sono a loro volta controllati, il problema non si potrà risolvere. Detto che la proposta di portare a 18 squadre la Serie A sembrava discriminare le piccole, da sempre non amate, ricordo che il format dei campionati dovrebbe essere rivisto, tornando ad accorpare la A e la B, con la C semiprofessionistica come in passato, quando avevamo ai vertici dirigenti che guidavano il calcio mondiale. Ripeto dal 2000 che la rivoluzione dovrebbe partire da Coverciano, con corsi per manager, allenatori e istruttori degni di questo nome. Il resto di conseguenza: Coppa Italia dalla A alla D sul modello inglese; defiscalizzazione per i contratti dei calciatori del settore giovanile; abolizione del divieto di pubblicità delle agenzie di scommesse; percentuali degli agenti limitate al 5%, a carico del calciatore, oltre a non far pagare i genitori che portano al calcio i figli. Una vergogna!

Rivedere infine la suddivisione dei voti che ingessano il calcio, dal momento che la Serie A è la locomotiva. Ad esempio A e B 30%, C 13%, Dilettanti 30%, arbitri 2%, allenatori 5% e calciatori 20%. Né dimentico una giustizia da rivisitare e l'autonomia degli arbitri, per limitare il potere del presidente federale e recuperare credibilità. Peccato non abbia provveduto il Ministro dello Sport. Una delusione! A questo punto si potrà anche richiedere l'intervento del Governo per la costruzione di nuovi stadi.

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