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Ternana, Breda: "Lecco? Non sarà una passeggiata. A gennaio arrivati giovani di prospettiva"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 23 febbraio 2024, 13:34Serie B
di Daniel Uccellieri

Ternana, Breda: "Lecco? Non sarà una passeggiata. A gennaio arrivati giovani di prospettiva"

Roberto Breda, tecnico della Ternana, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida salvezza con il Lecco. Queste le sue parole raccolte da Ternananews.it: "Fare punti deve essere sempre l'obiettivo. Uno cerca sempre di farne il più possibile. Reggio è stata un'ottima prova. Soprattutto dopo Spezia. Questa col Lecco ha difficoltà importanti. Dovremo fare il massimo. Avremo difronte incognite dal modulo agli avversari. Dovremo essere bravi a leggere le situazioni. La partita di Reggio Emilia ci ha dato certezze non sicurezze".

Ternana diversa...
"Anche se avessero giocato altri giocatori non sarebbe cambiato molto. Si è visto l'atteggiamento, si è visto anche da chi ha festeggiato pur non giocando. Il lavoro portato avanti con i nuovi ti da qualche dinamica più sviluppata. Penso ad Amatucci. Lui come altri. E' positivo ma non deve essere scontato. Lo abbiamo voluto e cercato. Dobbiamo portare a casa prestazioni importanti".

La gara con la Reggiana che insegnamenti ha dato?
"Ogni partita è diversa. Domani la certezza del modulo avversario non ce l'abbiamo. Possono fare 3-4-1-2, 4-4-2, o il 3-4-3. I principi resteranno gli stessi ma questa partita ti chiede più letture e più interpretazioni. Inoltre l'avversario può preparare qualcosa di nuovo. La partita di Reggio ha dato certezze in tutte e due le fasi. L'errore c'è sempre. Il Lecco però è vivo ed ha caratteristiche ben marcate. Gli errori uno cerca di limitarli. Inoltre si lavora sulle preventive per intervenire sulle palle perse. Abbiamo subito 3 o 4 ripartenze. Le transizioni le facciamo pure noi e fanno parte del gioco. E' un aspetto sul quale lavoriamo e che miglioriamo. Non ho mai dato e mai darò colpa a nessuno sull'errore. Bisogna migliorare il dopo ovvero nella capacità di non farli ripartire".

Amatucci?
"Abbiamo preso ragazzi molto interessanti. Faticanti è ottimo in quel ruolo. Tutti quelli che sono arrivati a gennaio sono di prospettiva. Sta a loro costruirsi carriera e opportunità lavorando, spingendo e sfruttando al massimo le opportunità".

Lecco, non c'è Crociata ma Listowski?
"Sui numeri continuo a non fidarmi. La Reggiana veniva da 7 risultati utili consecutivi, il Cittadella da 9. Il Lecco ha fatto un mercato importante con Inglese, Capradossi. Parigini, Salcedo. Ha fatto mercato. Nell'ultima partita hanno avuto anche occasioni. Dobbiamo fare una grande gara, d'intensità, di personalità. Come ambiente non dobbiamo pensare che sia una passeggiata. Non diamo per scontato niente. Andiamo a prenderci quello che ci serve".


Lecco è la squadra che fa più lanci lunghi oltre i 32 metri ed è prima per duelli aerei vinti?
"L'abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Quando siamo andati da loro abbiamo sofferto queste situazioni. Se pensiamo di prepararla come abbiamo fatto con la Reggiana rischi di portare fuori tanti giocatori che poi rischiano di essere saltati. Le letture sono diverse e vanno preparate. Sono squadre non estetiche ma fastidiose. Tanta gente che va al duello".

La situazione degli infortunati?
"Distefano è rientrato in gruppo da un paio di giorni così come Pyyhtia che sono convocati. Viviani, N'Guessan, Favasuli e Zuberek sono out".

Sorensen e Dionisi giocano poco però sono al centro del gruppo
"Stanno facendo un grande lavoro. A Livorno con me giocava Dainelli che aveva 40 anni. Uno fa le scelte sapendo tante cose. Sorensen ha giocato quasi sempre per un periodo. Ora sta facendo di meno. Federico è molto intelligente in un reparto in cui abbiamo molte alternative. Comportamento, prestazioni e qualità a disposizione della squadra".

Recupero Favilli, ora staffetta?
"Non la pensiamo così. Tutti devono sentirsi nella possibilità di guadagnarsi il posto. Questa è una partita fondamentale. Dopo tre giorni ne arriva un'altra. E poi ancora. Non diamo giudizi definitivi. Davanti va l'obiettivo di squadra. Al tempo stesso bisogna lavorare per migliorarsi".

La squadra ha ancora margini di miglioramento sulla condizione fisica?
"Dipende da come corri, se riesci a sincronizzare i movimenti con gli altri. Sotto questo punto di vista abbiamo ampi margini di miglioramento. Nella B hai bisogno di spingere e correre sempre. Lavoriamo insieme da lungo tempo. Da calciatore ero un giocatore normale. Se lavoravo tanto in settimana diventavo un buon giocatore altrimenti ero sotto tono".