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Quattro partite per testare quanto vale il Torino in chiave EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 16 ottobre 2018, 07:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Quattro partite per testare quanto vale il Torino in chiave Europa

Prima della prossima sosta del campionato la squadra di Mazzarri affronterà solo avversari che hanno un potenziale inferiore o tutto sommato molto simile.

Bologna, Fiorentina, Sampdoria e Parma sono i test ai quali il Torino si sottoporrà nel prossimo futuro per capire fino a che punto possa competere per l’Europa. Di queste quattro partite, rigorosamente alternate in trasferta e in casa, nessuna ha un coefficiente di difficoltà proibitivo per il granata, quindi, è inevitabile che tutti si aspettino un congruo gruzzoletto di punti. Quanto congruo dipenderà dal valore della squadra.

Il Bologna finora ha conquistato sette punti, cinque in meno del Torino, ed è sedicesimo in classifica, ha battuto la Roma e l’Udinese al Dall’Ara, ha pareggiato con il Frosinone e perso con Spal, Inter, Genoa, Juventus e Cagliari. La squadra di Filippo Inzaghi segna poco, quattro gol all’attivo tutti realizzati nelle partite casalinghe, e subisce abbastanza, dieci reti delle quali la metà davanti al pubblico amico che ha visto anche perdere i propri beniamini con la Spal e con l’Inter. Skorupski ha mantenuto inviolata la sua porta solo in occasione del pareggio con il Frosinone e della vittoria con la Roma, mentre sul tabellino dei marcatori sono finiti una volta a testa Mattiello (Roma) e Orsolini (Udinese) e due Santander (Roma e Udinese).
Per quanto al Dall’Ara il Bologna marci a un ritmo un po’ più sostenuto rispetto a quando gioca lontano da casa si tratta pur sempre di un andamento modesto.
La Fiorentina ha tredici punti, uno in più del Torino, ed è settima in classifica, ha battuto il Chievo, l’Udinese, la Spal e l’Atalanta al Franchi, ha pareggiato con la Sampdoria e perso con Napoli, Inter e Lazio. La squadra di Pioli segna abbastanza, quattordici gol dei quali però solo due in trasferta, e subisce non tanto, sei reti ma cinque lontano dal pubblico amico. In porta si sono alternati Lafont e Dragowski, il primo ha incassato quattro gol e il secondo due, ma sembra che mister Pioli abbia deciso di puntare su Lafont poiché lo ha utilizzato nelle ultime quattro gare probabilmente perché è riuscito a mantenere inviolata la porta con Udinese, Spal e Atalanta dando maggiori garanzie e serenità ai compagni. I viola non sono riusciti a segnare tre volte finora con Napoli, Inter e Lazio sempre in trasferta, mentre in gol sono andati una volta Biraghi (Atalanta), Gerson (Chievo), Veretout (su rigore all’Atalanta) e Pjaca (Spal), due Milenkovic (Chievo e Spal), Simeone (Sampdoria e Chievo) e Chiesa (Chievo e Spal) e tre Benassi (doppietta al Chievo e Udinese); a completare il quadro l’autogol di Skriniar dell’Inter.
Lontano dal Franchi la Fiorentina è una squadra che finora ha mostrato limiti, infatti, a parte il pareggio alla prima di campionato con la Sampdoria ha sempre perso e segnato un unico gol con Simeone perché l’altro è l’autogol di Skriniar e subendone cinque uno da Sampdoria, Napoli e Lazio e due dall’Inter.
La Sampdoria ha quattordici punti, due in più del Torino, ed è quinta in classifica, ha battuto il Napoli, il Frosinone, la Spal e l’Atalanta, ha pareggiato con Fiorentina e Cagliari e perso con Udinese e Inter. La squadra di Giampaolo segna tutto sommato abbastanza, dodici gol metà dei quali al Ferraris, e subisce relativamente poco, quattro reti ben tre però davanti ai propri beniamini che hanno visto i loro idoli battere il Napoli e la Spal, pareggiare con la Fiorentina e perdere in una sola occasione quando hanno affrontato l’Inter. Audero è riuscito a mantenere inviolata la sua porta con il Napoli (casa), il Frosinone (trasferta), il Cagliari (trasferta) e l’Atalanta (trasferta), mentre a segno sono andati una volta Tonelli (Atalanata), Linetty (Spal) e Kownacki (su rigore al Frosinone), due Caprari (Fiorentina e Frosinone) e Quagliarella (Napoli e Frosinone) e cinque Defrel (doppietta al Napoli, altra doppietta al Frosinone e Spal).
L’andamento dei blucerchiati è costante sia al Ferraris sia fuori, ma in casa subiscono più gol che in trasferta.
Il Parma ha tredici punti, uno in più del Torino, ed è settimo in classifica con Sassuolo e Fiorentina, ha battuto l’Inter (trasferta), il Cagliari, l’Empoli e il Genoa (trasferta), pareggiato con l’Udinese e perso con Spal (trasferta), Juventus e Napoli (trasferta). La squadra di D’Aversa non segna tantissimo, dieci reti e lo fa più in casa (sei) che in trasferta (quattro), e incassa parecchi gol, nove e cinque dei quali lontano dal Tardini. Sepe è riuscito a mantenere inviolata la sua porta con l’Inter, il Cagliari (trasferta) e l’Empoli, mentre sul tabellino dei marcatori sono finiti con una rete Dimarco (Inter), Barillà (Udinese), Rigoni (Genoa), Ceravolo (Genoa) e Siligardi (Genoa), due Ingese (Udinese e Cagliari) e tre Gervinho (Juventus, Cagliari e Empoli).
Per essere una squadra neopromossa il Parma ha avuto un inizio di stagione decisamente soddisfacente e lontano dal Tardini fatica un pochino di più, ma a parte in occasione della sconfitta con il Napoli (tre a zero) non è mai stato messo sotto in modo pesante.

I test ai quali la squadra di Mazzarri si sottoporrà saranno molto significativi perché ormai la parte iniziale del campionato è stata superata e tutte le squadre si sono o dovrebbero essersi assetate e si è passati alla seconda fase quella che indica quali sono i reali valori dei singoli giocatori e del collettivo di ogni compagine. E’ evidente ed anche scontato che se il Torino punta veramente a un posto in Europa League deve, senza se e senza ma, riuscire a battere il maggior numero delle squadre alla sua portata e Bologna, Fiorentina, Sampdoria e Parma, per ciò che hanno fatto vedere sinora, lo sono, anche perché la rosa granata non è inferiore a quella di questi prossimi quattro avversari. Non si pretendono dodici punti, però, non se ne possono accettare tanti meno.