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Moretti, le prime parole da ex calciatore: "Un grazie a tutti, oggi mi tremavano le gambe come un esordiente"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 26 maggio 2019, 18:08Notizie
di Alex Bembi
per Torinogranata.it

Moretti, le prime parole da ex calciatore: "Un grazie a tutti, oggi mi tremavano le gambe come un esordiente"

Emiliano Moretti, accompagnato dai suoi due bambini, affida a Sky Sport le sue prime parole da ex calciatore: “Pensavo che mercoledì durante la conferenza stampa fosse stato il culmine delle emozioni che ho vissuto, ma quanto provato oggi è stato incredibile. Non ci sono tante parole oltre un grande grazie a questa gente che mi ha dato oggi qualcosa che non dimenticherò mai. Ringrazio anche il presidente perché mi sta dando la possibilità di iniziare subito una nuova carriera, ma sono consapevole che debbo ripartire da zero. Tutto ciò che ho fatto sinora riguardava il calcio giocato, adesso mi butto in una nuova esperienza con grande umiltà. Mi metto a disposizione, inizierò a studiare per fare le cose serie, ho finito di giocare (ride n.d.r.).

Se mi sento addosso tutte le 600 partite da professionista? Si probabilmente me le sento tutte, ma oggi quando il Mister mi ha mandato in campo, mi sentivo nemmeno all’esordio, ma un bambino che entrava in campo per la prima volta. Avevo le gambe che mi tremavano, ho perso la palla al primo intervento perché non avevo le forze per stopparla e passarla al compagno più vicino. È un bene che abbia giocato poco, anzi ho giocato fin troppo oggi! (risate n.d.r.). I miei compagni? Fantastici, hanno dimostrato di volermi un bene enorme, li ringrazio tutti. Non ho un carattere che esterna molto, ma in questi giorni loro mi hanno dato tantissimo, dal primo all’ultimo, anche il gesto di Andrea (Belotti n.d.r.) di darmi la fascia di capitano… è vero ho fatto una carriera importante, anche internazionale con grandi squadre, ma alla fine le sensazioni di uno stadio che applaude solo te o un compagno che ti abbraccia  e ti dice grazie, sono uniche, sono le cose che rimarranno”.