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tmw / torino / Primo Piano
Questo Torino con 3/4 innesti sarebbe da EuropaTUTTO mercato WEB
Vagnati e Cairo
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom
lunedì 15 aprile 2024, 11:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Questo Torino con 3/4 innesti sarebbe da Europa

La rosa attuale del Torino è una buona base per costruire una squadra che vada oltre il provare a lottare per l’Europa. Basterebbero infatti 3/4 innesti di qualità affinché si possa porre l’obiettivo 5° posto, che lasciando perdere il ranking Uefa e più posti in Champions vuole dire qualificarsi per la fase a gironi dell’Europa League. Va da sé che i migliori di questa squadra dovrebbero essere non solo trattenuti, ma anche blindati.

La difesa è solida, già nelle due passate stagioni era la 5ª  della Serie A e quest’anno è pure riuscita ad essere ancora migliore nonostante i tanti infortuni che hanno colpito i giocatori di questo reparto. Con 29 gol subiti è la 4ª  del campionato e in 16 partite su 32, quindi la metà, la porta è rimasta inviolata. Va benissimo così com’è. Per la prossima stagione tornerà Schuurs, che si sarà messo l’infortunio alle spalle, e se Djidji, che è in scadenza di contratto, terminasse la sua avventura in granata riscattando dai prestiti Lovato e Masina e prolungando il contratto a Rodriguez, anche lui in scadenza, non ci sarebbe bisogno di pensare a nuovi innesti tenuto conto che c’è anche Sazonov. Ça va sans dire che Buongiorno non va assolutamente ceduto. Qualcuno vorrebbe anche un portiere che quando la difesa commette un errore sappia rimediare e non incappi in qualche uscita a vuoto come ogni tanto succede a Milinkovic-Savic, ma tenuto conto che la difesa è comunque solida non è una o comunque la priorità.

Il centrocampo invece va migliorato. La fascia destra con Bellanova è a posto, mentre per quella sinistra serve un giocatore del calibro di Raoul in modo che anche da questo lato ci sia un giocatore che arrivi sul fondo, crossi e sfoderi assist. Lazaro e Vojvoda al più potrebbero restare come riserve. In mezzo al campo serve maggiore continuità di prestazioni di livello superiore rispetto a quella che quest’anno hanno fornito Ricci e Ilic. Sono giovani, hanno rispettivamente 22 e 23 anni, quindi non hanno ancora completato il percorso di crescita per cui va valutato con estrema attenzione se oltre a Linetty, Tameze e al giovane Gineitis, che promette bene, sia il caso di cedere qualcuno per sostituirlo con un elemento esperto e di qualità.

L’attacco è il punto dolente del Torino e va decisamente ripensato e potenziato. Non è bastato l’arrivo di Zapata per garantire un numero maggiore di gol. Con 31 reti (una è un autogol di Huijsen della Roma) la media è inferiore a un gol a partita (per l’esattezza 0,96) e collocano il Torino al 15esimo posto che vale a dire zona da lotta per non retrocedere. Sono ben 13 le gare in cui i granata non sono riusciti a segnare (7 pareggi con Cagliari, Verona, Frosinone, Genoa, Salernitana, Fiorentina e Juventus e 6 sconfitte con Lazio due volte, Juventus, Inter, Bologna e Fiorentina). E’ un miracolo quindi che il Torino in classifica a sei giornate dalla fine sia al 9° posto avendo segnato così pochi gol, se non avesse una difesa solida sarebbe decisamente più in basso. Zapata con 11 reti è il capocannoniere, Sanabria è arrivato a quota 5, Vlasic a 3 e gli atri gol sono stati realizzati da giocatori che di mestiere non fanno gli attaccanti, a parte Radonjic che però è andato via a gennaio e ne aveva segnati 3, Buongiorno 3, Ilic 2 e 1 a testa firmati da Bellanova, Ricci e Schuurs. Una punta da almeno 15 gol è indispensabile.
Karamoh, Seck e Radonjic ceduti in prestito a gennaio non hanno mai fatto la differenza, ognuno per vari motivi, per cui a fine stagione tornassero indietro senza essere riscattati andrebbero dati vi definitivamente. Okereke e il giovane Kabic arrivati in prestito nell’ultima sessione di mercato in campo si sono visti poco. Il primo ha collezionato finora 7 presenze per complessivi 176’, escludendo i recuperi. Il secondo a parte una presenza con la Primavera da Juric non è ancora mai stato mandato utilizzato e ha collezionato 8 panchine. Pellegri purtroppo ha sempre alternato momenti in cui era acciaccato o infortunato, come attualmente, ad altri in cui stava bene per cui il suo percorso di crescita è stato molto frenato e di conseguenza quando va in campo non esprime tutto il suo potenziale. Zapata si è rivelato un elemento utile ed essendo scattato l’obbligo di riscatto è la certezza anche per il futuro. Sanabria, a parte la scorsa stagione nella quale aveva realizzato il massimo numero di gol in carriera 12, è un attaccante non così prolifico, si mette al servizio della squadra e si sacrifica però non segna abbastanza. Vlasic sia quando gioca più largo a sinistra sia quando agisce da trequartista fra le linee non ha un rendimento costante pur dando il suo contributo per cui va molto ben ponderato se sia l’elemento sul quale continuare a puntare.
E’ evidente che l’attacco va ripensato con cessioni e nuovi innesti.

I 3/4 innesti di qualità che servono sono un terzino sinistro, un centrocampista e/o un trequartista e un attaccante. Solo così il Torino passerà da metà classifica a qualificarsi per le coppe europee.