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Torino, la cura Longo funziona con Verdi e Meité: i due rinati dopo il lockdown
Hanno confezionato insieme il gol del pareggio contro il Brescia, quello che ha dato il via alla rimonta granata dopo lo spavento del vantaggio di Torregrossa. Certo, ci è voluta la deviazione amica di Mateju, considerata decisiva dalla Lega e di conseguenza è stato decretato l’autogol, ma è stata soltanto una delle tante giocate importanti di Soualiho Meité e Simone Verdi. Sono loro gli uomini in più del Toro post-lockdown, due pedine decisamente diverse rispetto a quelle che si erano viste fino al 29 febbraio scorso, ultima gara dei granata prima della momentanea sospensione.
I primi segnali erano arrivati già nelle partite precedenti, con il jolly offensivo rientrato gradualmente dopo il problema muscolare e il centrocampista che invece è diventato un intoccabile di Moreno Longo, tanto da aver cominciato sempre dal primo minuto in queste gare. Ma è proprio il rendimento di entrambi ad essere in crescita: muscoli e qualità per l’ex Monaco, fantasia e imprevedibilità per l’ex Napoli. Sembrano rinati, ora servono conferme nelle ultime sette partite della stagione. Intanto, però, sono diventati valori aggiunti del Toro, che ora punta al colpaccio in trasferta: "Davanti avremo un avversario di cartello, ma vogliamo provare a fermare una big" l’ambizione di Longo in vista della sua seconda visita alla Scala del Calcio, dopo l’1-0 del Milan contro il suo Toro al secondo gettone in panchina.
Puntando sui due giocatori ritrovati, ovviamente: salvo turnover legato al Genoa di giovedì, saranno nuovamente riproposti. E proprio per Meité non sarà una partita come tutte le altre, essendo che proprio a San Siro trovò il suo primo gol italiano nella passata stagione. Verdi, invece, cerca ancora il primo gol in carriera in un Meazza nerazzurro: lunedì sera può essere l'occasione giusta per riprovarci.
I primi segnali erano arrivati già nelle partite precedenti, con il jolly offensivo rientrato gradualmente dopo il problema muscolare e il centrocampista che invece è diventato un intoccabile di Moreno Longo, tanto da aver cominciato sempre dal primo minuto in queste gare. Ma è proprio il rendimento di entrambi ad essere in crescita: muscoli e qualità per l’ex Monaco, fantasia e imprevedibilità per l’ex Napoli. Sembrano rinati, ora servono conferme nelle ultime sette partite della stagione. Intanto, però, sono diventati valori aggiunti del Toro, che ora punta al colpaccio in trasferta: "Davanti avremo un avversario di cartello, ma vogliamo provare a fermare una big" l’ambizione di Longo in vista della sua seconda visita alla Scala del Calcio, dopo l’1-0 del Milan contro il suo Toro al secondo gettone in panchina.
Puntando sui due giocatori ritrovati, ovviamente: salvo turnover legato al Genoa di giovedì, saranno nuovamente riproposti. E proprio per Meité non sarà una partita come tutte le altre, essendo che proprio a San Siro trovò il suo primo gol italiano nella passata stagione. Verdi, invece, cerca ancora il primo gol in carriera in un Meazza nerazzurro: lunedì sera può essere l'occasione giusta per riprovarci.
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