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Girelli: "Affronteremo la Cina con consapevolezza e voglia di stupire"
Intervistata sui canali ufficiali della FIGC Cristiana Girelli, numero 10 dell’Italia femminile, ha ripercorso il suo cammino da Nuvolera fino alla Francia e con lo sguardo rivolto alla prossima sfida contro la Cina: “Nuvolera è il mio paese d’origine, dove è iniziata la mia lunga storia d’amore col calcio, dove ho iniziato a tirare i primi calci, a sei anni, assieme ai maschietti. Il mio primo gol in Serie A, e anche l’esordio da titolare, risale al 2006 con i Monti del Matese Bojano. Ricordo che segnai il gol del 2-0 in area con una girata di destro a incrociare. - continua Girelli parlando poi della sua passione per Del Piero - Insieme a Baggio è il numero 10 poer eccellenza. Lo ammiravo fin da piccola anche perché sono juventina. Restavo affascinata dalle sue giocare, dal suo modo di accarezzare la palla e dentro di me pensavo chissà se un giorno sarei riuscito a fare quello che ha fatto lui. Negli ultimi giorni mi ha risposto con video e onestamente non me l’aspettavo. Si è dimostrato ancora una volta il grande uomo che è”.
Sul minuto 80 di Italia-Belgio: “Un ricordo bellissimo, uno dei gol più importanti della mia carriera che ci ha permesso di avvicinarci a questo Mondiale. Ricordo bene il boato dello stadio di Ferrara, una cosa indimenticabile. Ricordo anche i minuti prima con uno scambio di guardi con Martina Rosucci in cui ci mi diceva che dovevamo vincere. È stato un momento bellissimo, indimenticabile”.
Sulla sua esultanza: “La mia esultanza è nata un anno fa circa perché tutti mi dicevano che non avevo un’esultanza mia, mi prendevano in giro dicendomi che ne dovevo inventare una mia personale e alla fine con una mia amica ne abbiamo studiata una che è quella che uso ora. Ma per scaramanzia non ne svelo i significati”.
Sul gruppo azzurro: “Siamo un gruppo di ragazze con valori sani e che sta bene assieme. Riusciamo a trasmettere questo a chi sta a casa, siamo spontanee, sane e naturali tutte cose che il calcio ha perso negli ultimi anni. Ritrovarlo con questo gruppo e vedere che viene trasmesso anche fuori dal nostro gruppo è speciale”.
Sul boom d’attenzione in Italia “Non saprei neanche scrivere 7,3 milioni, quando abbiamo saputo questo dato siamo rimaste a bocca aperta, non ce l’aspettavamo. Sapevamo che in tanti ci seguivano, ma non pensavamo così tanti. Dall’Italia arrivano voci che si stanno appassionando sempre più persone anche fra chi non ha mai seguito il calcio femminile o il calcio in generale e questa è la vera vittoria e comunque andrà questo mondiale, dove vogliamo fare più strada possibile, questo resta un grande successo”.
Sulla sfida alla Cina: “Italia-Cina è il nostro ottavo di finale e non vediamo l’ora di scendere in campo sopratutto ora che ci siamo riposate visto che ne abbiamo bisogno. È il nostro unico pensiero e parlandone fra di noi nessuna si aspettava di avere questa avversaria, che non è certamente scarsa, ma che possiamo affrontare con un’altra consapevolezza. Eravamo partite dall’Italia con l’idea di sorprendere tutti e vogliamo farlo anche martedì”.
Sul minuto 80 di Italia-Belgio: “Un ricordo bellissimo, uno dei gol più importanti della mia carriera che ci ha permesso di avvicinarci a questo Mondiale. Ricordo bene il boato dello stadio di Ferrara, una cosa indimenticabile. Ricordo anche i minuti prima con uno scambio di guardi con Martina Rosucci in cui ci mi diceva che dovevamo vincere. È stato un momento bellissimo, indimenticabile”.
Sulla sua esultanza: “La mia esultanza è nata un anno fa circa perché tutti mi dicevano che non avevo un’esultanza mia, mi prendevano in giro dicendomi che ne dovevo inventare una mia personale e alla fine con una mia amica ne abbiamo studiata una che è quella che uso ora. Ma per scaramanzia non ne svelo i significati”.
Sul gruppo azzurro: “Siamo un gruppo di ragazze con valori sani e che sta bene assieme. Riusciamo a trasmettere questo a chi sta a casa, siamo spontanee, sane e naturali tutte cose che il calcio ha perso negli ultimi anni. Ritrovarlo con questo gruppo e vedere che viene trasmesso anche fuori dal nostro gruppo è speciale”.
Sul boom d’attenzione in Italia “Non saprei neanche scrivere 7,3 milioni, quando abbiamo saputo questo dato siamo rimaste a bocca aperta, non ce l’aspettavamo. Sapevamo che in tanti ci seguivano, ma non pensavamo così tanti. Dall’Italia arrivano voci che si stanno appassionando sempre più persone anche fra chi non ha mai seguito il calcio femminile o il calcio in generale e questa è la vera vittoria e comunque andrà questo mondiale, dove vogliamo fare più strada possibile, questo resta un grande successo”.
Sulla sfida alla Cina: “Italia-Cina è il nostro ottavo di finale e non vediamo l’ora di scendere in campo sopratutto ora che ci siamo riposate visto che ne abbiamo bisogno. È il nostro unico pensiero e parlandone fra di noi nessuna si aspettava di avere questa avversaria, che non è certamente scarsa, ma che possiamo affrontare con un’altra consapevolezza. Eravamo partite dall’Italia con l’idea di sorprendere tutti e vogliamo farlo anche martedì”.
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