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Toro-Wolves, 0 a 97: Mazzarri parte con l'handicap del mercato
E’ una provocazione, ma anche la realtà dei fatti: Torino-Wolverhampton parte con un vantaggio di 97 milioni in favore dei lupi. E’ la cifra che il club inglese ha investito sul mercato, il più faraonico della storia, per regalare una rosa di livello al tecnico Espirito Santo in vista del ritorno in Europa dopo un’attesa lunghissima. Dall’altra parte, invece, i granata sono ancora fermi al palo: di fatto, l’ultimo acquisto di casa Toro è Simone Zaza, arrivato sotto la Mole il 17 agosto, ma di un anno fa. E i riscatti di Aina e Djidji, per i quali sono stati investiti 14 milioni di euro, ormai sono un lontano ricordo di giugno.
Handicap per Mazzarri – Aspetta ancora i rinforzi, il tecnico granata, eppure ormai la linea societaria si sta delineando sempre più chiaramente: o si approda ai gironi di Europa League, o si resta così, cessioni dell’ultima ora permettendo. Perché il rischio di qualche partenza eccellente sul gong è concreto, seppure nessuno ci voglia pensare: per Nicolas Nkoulou, ad esempio, la Roma è pronta a tornare all’attacco, ma soltanto in caso di capitombolo granata contro il Wolverhampton. Mazzarri, dunque, si prepara al primo vero crocevia della stagione senza volti nuovi: alla sua rosa mancherebbero ancora un esterno di centrocampo e d’attacco, dal mercato però nulla si muove. E stasera a mezzanotte si chiudono le liste per il turno di play-off di Europa League, impensabile immaginare accelerate decisive e incredibili in queste ultime ore.
Stelle Cutrone-Jimenez – Oltremanica, invece, il collega Espirito Santo si coccola i tanti, tantissimi volti nuovi approdati al suo Wolverhampton. Dal Real Madrid è arrivato il difensore Vallejo, dal Desportivo Aves il più sconosciuto Cristovao, ma questi sono soltanto gli acquisti a zero. Poi, ci sono i colpi veri: Raul Jimenez si è guadagnato la palma di giocatore più caro mai comprato dai Wolves (38 milioni di euro versati nelle casse del Benfica), così come per l’ex Anderlecht Dendoncker sono stati investiti più di 13 milioni. Infine, il tris di colpi dall’Italia: Pedro Neto e Bruno Jordao dalla Lazio, più Patrick Cutrone dal Milan, che in totale fanno quasi 50 milioni. E portano il saldo finale a 97 tondi tondi.
Handicap per Mazzarri – Aspetta ancora i rinforzi, il tecnico granata, eppure ormai la linea societaria si sta delineando sempre più chiaramente: o si approda ai gironi di Europa League, o si resta così, cessioni dell’ultima ora permettendo. Perché il rischio di qualche partenza eccellente sul gong è concreto, seppure nessuno ci voglia pensare: per Nicolas Nkoulou, ad esempio, la Roma è pronta a tornare all’attacco, ma soltanto in caso di capitombolo granata contro il Wolverhampton. Mazzarri, dunque, si prepara al primo vero crocevia della stagione senza volti nuovi: alla sua rosa mancherebbero ancora un esterno di centrocampo e d’attacco, dal mercato però nulla si muove. E stasera a mezzanotte si chiudono le liste per il turno di play-off di Europa League, impensabile immaginare accelerate decisive e incredibili in queste ultime ore.
Stelle Cutrone-Jimenez – Oltremanica, invece, il collega Espirito Santo si coccola i tanti, tantissimi volti nuovi approdati al suo Wolverhampton. Dal Real Madrid è arrivato il difensore Vallejo, dal Desportivo Aves il più sconosciuto Cristovao, ma questi sono soltanto gli acquisti a zero. Poi, ci sono i colpi veri: Raul Jimenez si è guadagnato la palma di giocatore più caro mai comprato dai Wolves (38 milioni di euro versati nelle casse del Benfica), così come per l’ex Anderlecht Dendoncker sono stati investiti più di 13 milioni. Infine, il tris di colpi dall’Italia: Pedro Neto e Bruno Jordao dalla Lazio, più Patrick Cutrone dal Milan, che in totale fanno quasi 50 milioni. E portano il saldo finale a 97 tondi tondi.
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