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Fiorentina, gennaio di lavoro per Pradè. Serve un rinforzo per reparto
"Il calciomercato di gennaio è difficile, le squadre sono in piena corsa per i loro obiettivi e non si privano dei loro migliori giocatori". Quante volte si è sentito ripetere questo adagio? Spesso, e l'ha ribadito ulteriormente il ds viola Daniele Pradè in tempi recenti, riferendosi alle difficoltà della Fiorentina. Adesso però l'uomo-mercato di Commisso è chiamato a dare una risposta sul campo - o sul tavolo delle trattative che dir si voglia - ai primi mugugni che in città cominciano a posarsi a proposito del suo operato nella scorsa estate. E dopo la scelta di Iachini come successore di Montella in panchina, la sensazione è che sia necessario almeno un intervento per reparto sul mercato.
Iniziando dalla difesa, è evidente il vuoto sulla corsia mancina, dove l'unico interprete attualmente impiegato in campionato è stato Dalbert, solo saltuariamente sostituito da Ranieri. Nelle scorse settimane è stato scritto il nome di Guilherme Arana, ora all'Atalanta ma di proprietà del Siviglia, anche se l'agente del brasiliano ha già in mano più di una proposta, e non sarà facile sbaragliare la concorrenza, anche se su questo fronte non è comunque richiesto un nome di prima fascia.
Quello, più probabilmente, ci vorrà per gli altri due acquisti ritenuti necessari, o quasi. Uno è a centrocampo, anche se su questo fronte ci sarà da chiarire la questione con il nuovo tecnico Iachini, che potrebbe ad esempio essere interessato a rilanciare un profilo mai interessato da Montella quale Zurkowski. Soprattutto, però, il colpo da novanta è atteso là davanti: con le conclamate difficoltà degli attaccanti di peso, oltre al contemporaneo infortunio di Ribery e la situazione instabile di Chiesa, e volendoci aggiungere le poche reti segnate dalla squadra in campionato, ecco che il quadro impone un intervento. I primi nomi sondati (Cutrone, Zaza, Petagna) appaiono tutti difficili da raggiungere, per un motivo o per l'altro. A Pradè il compito di trovare soluzioni alternative: lo richiede il momento della Fiorentina.
Iniziando dalla difesa, è evidente il vuoto sulla corsia mancina, dove l'unico interprete attualmente impiegato in campionato è stato Dalbert, solo saltuariamente sostituito da Ranieri. Nelle scorse settimane è stato scritto il nome di Guilherme Arana, ora all'Atalanta ma di proprietà del Siviglia, anche se l'agente del brasiliano ha già in mano più di una proposta, e non sarà facile sbaragliare la concorrenza, anche se su questo fronte non è comunque richiesto un nome di prima fascia.
Quello, più probabilmente, ci vorrà per gli altri due acquisti ritenuti necessari, o quasi. Uno è a centrocampo, anche se su questo fronte ci sarà da chiarire la questione con il nuovo tecnico Iachini, che potrebbe ad esempio essere interessato a rilanciare un profilo mai interessato da Montella quale Zurkowski. Soprattutto, però, il colpo da novanta è atteso là davanti: con le conclamate difficoltà degli attaccanti di peso, oltre al contemporaneo infortunio di Ribery e la situazione instabile di Chiesa, e volendoci aggiungere le poche reti segnate dalla squadra in campionato, ecco che il quadro impone un intervento. I primi nomi sondati (Cutrone, Zaza, Petagna) appaiono tutti difficili da raggiungere, per un motivo o per l'altro. A Pradè il compito di trovare soluzioni alternative: lo richiede il momento della Fiorentina.
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