Torino, dal 3-5-2 all'obiettivo Schone: così Nicola prova un'altra impresa salvezza
La carriera in panca comincia nel 2010 da Lumezzane e prosegue tra Livorno, Bari, Crotone, Udinese e Genoa. Il 14 luglio 2014 vive la tragedia della perdita del figlio 14enne, investito in bicicletta a Vigone, paesino a una trentina di chilometri da Torino. E l’incredibile salvezza raggiunta con il Crotone, ultimo a nove punti dopo il girone di andata del 2016/2017, è dedicata proprio al piccolo Alessandro, commemorato con una pedalata di nove giorni partita dalla Calabria e conclusa al Fila. L’altra, grande impresa di Nicola è dell’estate scorsa con il Genoa: la permanenza in A arriva all’ultima giornata, dopo che il 16 luglio aveva perso 3-0 contro Longo in quello che ancora oggi è l’ultimo successo interno del Toro. Toccherà a lui, adesso, cercare di invertire la rotta di Belotti e compagni. Ripartirà dal 3-5-2, potrebbe tornargli utile l’esperienza di Nkoulou e proverà a reinserire Baselli dopo il lungo periodo di inattività. E, sullo sfondo, il mercato: per la regia scatta in vantaggio Schone, già avuto al Grifone, mentre la spalla di Belotti resta un rebus, con la Fiorentina poco convinta a cedere Kouamé e Lammers nel mirino del Genoa.