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L'ex arbitro Pieri a Il Mattino: "VAR? Il protocollo fa acqua, è da cambiare"
"Il rapporto tra arbitro e Var può essere pesantemente condizionato dalla poca personalità di chi è alla macchina, soprattutto se chi è in campo ha uno spessore importante", così l'ex arbitro Tiziano Pieri intervistato da Il Mattino.
Il VAR, come dice Rocchi, è da oliare?
"È un meccanismo da oliare per dare certezze a chi sta in campo, sugli spalti e nel rapporto con i mass media. Il decisionismo eccessivo può diventare un boomerang. Inoltre, il VAR può aprire una strada per la trasparenza: quella di far ascoltare le comunicazioni che ci sono tra chi è alla macchina e chi sta in campo.
Il VAR, come dice Rocchi, è da oliare?
"È un meccanismo da oliare per dare certezze a chi sta in campo, sugli spalti e nel rapporto con i mass media. Il decisionismo eccessivo può diventare un boomerang. Inoltre, il VAR può aprire una strada per la trasparenza: quella di far ascoltare le comunicazioni che ci sono tra chi è alla macchina e chi sta in campo.
Il protocollo, ormai, ha fatto il suo tempo: va cambiato. Si tratta di un protocollo stilato quando ancora il VAR era off line. Questo protocollo fa acqua: il chiaro ed evidente errore sta assumendo una valenza troppo soggettiva. L'idea era quella di evitare di evitare gli errori grossolani, ma ora è diverso: l'uso non può esser così limitato"
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