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Juric torna al Bentegodi e Verona sogna il record di punti. Ma il futuro resta una grande incognitaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 12 maggio 2022, 09:30Serie A
di Luca Chiarini

Juric torna al Bentegodi e Verona sogna il record di punti. Ma il futuro resta una grande incognita

A centottanta minuti dal rompete le righe definitivo, la stagione del Verona, ceralaccata dalla terza salvezza consecutiva in Serie A, è già storia. Per renderla memorabile - e probabilmente irripetibile - manca soltanto un ultimo piccolo tassello: l'ultima vittoria, la quindicesima, che garantirebbe i tre punti necessari a battere lo storico record del club stabilito nel 2013/14 con Andrea Mandorlini in panchina.

In via Olanda tutti sperano di riuscirvi già questo sabato, in quella che sarà l'ultima danza di questo straordinario campionato al Bentegodi. Che tutti si augurano possa ruggire di nuovo come contro il Milan, match che ha fatto registrare il primo sold-out del post-Covid. Un'atmosfera vibrante che difficilmente potrà essere rivissuta contro il Torino, anche se la decisione della società di mettere in vendita i tagliandi a prezzi popolari dovrebbe assicurare una presenza di tifosi comunque massiccia sugli spalti, nella speranza di poter celebrare un altro traguardo storico dopo il fischio finale. Farlo contro il Toro del grande ex Juric, al quale dovrebbe essere riservata un'accoglienza quantomeno amichevole, avrebbe una valenza doppia: rappresenterebbe una sorta di "smacco" nei confronti dello spalatino, che un anno fa lasciò per una divergenza di vedute sul mercato con la proprietà, e soprattutto renderebbe aritmetico il nono posto (basterebbe in realtà anche un pareggio).


Manca dunque l'ultimo sforzo, da profondere con ferrea volontà (come del resto è stato contro il Milan), prima di volgere definitivamente lo sguardo al futuro. Che come ogni anno è avvolto in una spessa cortina di nebbia: i rumors sul futuro societario si rincorrono con una certa insistenza, la direzione sportiva potrebbe presto cambiare guida (su D'Amico è in pressing da tempo l'Atalanta), e la conferma di Tudor non è ancora scontata. Nodi che verranno sciolti a tempo debito: prima bisogna regalare un degno epilogo ad una storia bellissima.