Fabiano: "Questa Turris ha un'anima. La palla lunga? Una favola che mi dà fastidio. Sulla difesa a 3..."

La Turris reagisce alla sconfitta casalinga con il Potenza e strappa un punto prezioso dallo “Zaccheria” di Foggia. “Nel primo tempo abbiamo sofferto la loro aggressività – spiega il tecnico Fabiano-. Il Foggia è una squadra importante, ben allenata. Nel secondo tempo, però, c’è stata una grande Turris che ha ribaltato ancora una volta il risultato e che poteva pure chiuderla, purtroppo abbiamo preso il secondo gol su un infortunio. Questa squadra ha una grande anima”.

Il tecnico, poi, entra ancora più nel dettaglio ed analizza così l’andamento della gara: “All’inizio volevamo giocare un po' troppo palla a terra perché quello è il nostro gioco, ma loro ci venivano a pressare. Potevamo fare subito il due a zero con Longo e non lo abbiamo fatto, poi quando il primo tempo era quasi terminato, abbiamo preso il gol del pari ed è stato un vero peccato. Però nel secondo tempo ho visto una grande Turris che ha giocato con autorità, con personalità e se avessimo gestito meglio qualche palla in uscita, penso che sia Longo sia Pandolfi avrebbero potuto segnare ancora e portarci sul doppio vantaggio. Purtroppo abbiamo fatto qualche errore e alla fine è arrivato un pareggio. La squadra ha dimostrato personalità in ogni momento”.

Fabiano risponde indispettito se gli fai notare che in alcuni frangenti ha prevalso la palla lanciata lunga: “Abbiamo giocato con il Potenza per settanta minuti sempre con la palla a terra ed anzi in certi frangenti è stato anche un errore perché loro ci venivano a pressare ed oggi è successa la stessa cosa. Purtroppo ci sono anche gli avversari, quindi dobbiamo essere bravi a fare di necessità virtù. Nel secondo tempo siamo sempre usciti palla al piede ed anzi anche con Daniele (Franco, ndr) abbiamo rischiato tanto in area di rigore per cercare di giocarla così. Questa è una favola che mi da fastidio”.

Corallini in campo con il 3-5-2, una novità? Non per il tecnico Fabiano che risponde così: “I numeri li date voi all’enalotto, io vado avanti per la mia strada con questo grande gruppo di uomini. Un assetto che potremmo riproporre, ma che noi proviamo e riproviamo in allenamento. È stato un esperimento importante come lo sono stati gli altri, è una squadra camaleontica che sa interpretare i principi del calcio”.