Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / udinese / Primo Piano
Dalla fiducia svanita per Cioffi al "no" di Reja: il retroscena del cambio in panchina dell'Udinese
lunedì 22 aprile 2024, 07:00Primo Piano
di Alessandro Vescini
per Tuttoudinese.it

Dalla fiducia svanita per Cioffi al "no" di Reja: il retroscena del cambio in panchina dell'Udinese

Un secondo rapporto tra Cioffi e l'Udinese che si sta per concludere come nessuno si sarebbe mai aspettato: esonero a cinque gare e mezzo dalla fine della stagione. Non sono bastate le quattro vittorie contro Milan, Bologna, Juventus e Lazio perché la media punti è di 0,92 (con una sola vittoria in casa e nessun successo negli scontri diretti). Eppure all'inizio del suo secondo mandato il tecnico toscano aveva fatto presagire di essere in grado di invertire la rotta di un campionato iniziato male con Sottil. Poi qualcosa si è inceppato, i gol non sono arrivati più e la squadra ha cominicato ad arretrare sempre di più il proprio baricentro. Conseguenza? Vittorie che sono arrivate con il contagocce e prestazioni spesso non all'altezza. 

Da parte della società però la vicinanza a Cioffi c'è sempre stata. È stato fortemente scelto lui per sostituire Sottil perché in grado di far rendere al meglio il 3-5-2. Fiducia però che poi è svanita risultato deludente dopo risultato deludente fino ad arrivare a un momento cruciale: la pausa per le Nazionali di marzo. L'Udinese ha appena perso in casa con il Torino 0-2 e dopo la sosta c'è il Sassuolo. Contro i neroverdi sarebbe stata l'ultima chance per l'ormai ex allenatore bianconero di cambiare le sorti di questa stagione. E invece a Reggio Emilia nulla è cambiato. 

Da lì la decisione (forzata) di continuare con Cioffi in panchina anche per mancanza di alternative, fino a Verona. Il punto di non ritorno. Notte di riflessioni, o più precisamente di valutazione dei candidati per sostituirlo. Semplici chiedeva troppi anni di contratto, Stramaccioni non era convinto di lasciare il contratto a DAZN per sole cinque gare: rimanevano Cannavaro e Reja. Il goriziano, tifosissimo dell'Udinese sembrava il profilo ideale per i friulani, anche perché l'idea del club era quella di affiancargli Pinzi. Il problema principale era legato all'età del tecnico (classe 1945) che non se l'è sentita di rimettersi in gioco. Spazio ai giovani - ci ha detto - e per motivi familiari è tramontata nel tardo pomeriggio di domenica 21 aprile l'opzione Reja. 

Ecco che allora Pozzo ha alzato il telefono e chiuso Cannavaro con una condizione che andava bene a entrambi: Pinzi e il fratello Paolo nello staff (oltre allo storico collaboratore Francesco Troise). Un mix di "nuove leve" pronte a cambiare la testa di questi giocatori per evitare all'Udinese una storica (tragica) retrocessione in Serie B.