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Di Mariano e Capello ora insidiano Aramu
mercoledì 23 ottobre 2019, 23:15Primo Piano
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it

Di Mariano e Capello ora insidiano Aramu

"Ora con tanti giocatori a disposizione posso scegliere, è un vantaggio, ma c'è anche la possibilità che io faccia qualche errore, è il mio mestiere". Parole di Dionisi nel prepartita e mai come contro la Salernitana le sue scelte sono stati pesanti e hanno avuto un peso. La scelta di Lollo al posto di un Maleh che aveva saltato due partite più la sosta non ha sorpreso più di tanto. A lasciare accigliati nella lettura delle distinte è stata invece la decisione di affidarsi a Di Mariano e Capello, lasciando in panchina sia Aramu che Montalto. L'ex Ternana ci metterà molto prima di recuperare dal doppio grave infortunio patito a Cremona, ma l'altro è il numero 10 della squadra, quindi sicuramente una scelta pesante da parte di Dionisi.

Di Mariano non lo scopriamo sicuramente oggi, l'anno scorso d'altronde è stato capocannoniere del Venezia, approfittando soprattutto della sua freddezza dal dischetto, come al 94' nel derby contro il Padova, in una sfida dove i patavini erano riusciti ad agguantare il pareggio negli ultimi dieci minuti contro un Venezia a cui servivano punti come l'aria visto che si trattava (e si tratterà per diverso tempo) della prima vittoria del 2019 ed eravamo ormai a fine gennaio. Quei Leoni avranno le difficoltà che tutti sappiamo, ma Kekko con la sua velocità è stata forse una delle poche note liete, nonostante non sia sfuggito all'ingrigimento generale. Ora ha recuperato dall'infortunio patito alla fine della stagione scorsa ed è pronto a far valere i suoi "gradi" di uno dei giocatori più talentuosi a disposizione.

Dall'altra parte c'è Mattia Aramu, gioiello delle giovanili del Torino che ha deciso di scendere in C per farsi notare, prima di accettare l'offerta del Venezia e riassaggiare la B vissuta nei vari prestiti organizzati dai granata. Il suo sinistra ha colpito fin da subito. Come tutti i giocatori di talento sembra però difettare un po' nello scarico del pallone. Talvolta è parso un po' troppo innamorato del dribbling, il che non è per forza un male, ma in certe partite non ti puoi permettere di perdere tanti palloni, inoltre, se è vero che il triangolo Di Mariano-Capello-Bocalon (quello che ha portato Riccardo a punire la sua ex squadra) è provato spesso in allenamento bisogna ammettere che con l'ex Pro Vercelli tentativi del genere non si sono visti. Deve quindi abituarsi a giocare un po' in un contesto di squadra, il fatto è che ora la concorrenza è tornata e i palloni persi, nel caso dovessero essere sanguinosi, potrebbero essere fatali nell'ottica di un ballottaggio con Di Mariano, meno funambolico ma più votato al gioco di squadra, o, perchè no, con lo stesso Capello, che ha dimostrato di non disdegnare il gioco 15 metri più indietro rispetto alla coppia d'attaccanti.