Le grandi trattative dell’Inter - 1997, Recoba: cammino, talento e rimorsi del Chino
A fine anno l’Inter vince la Coppa Uefa a Parigi contro la Lazio (3-0), ma Recoba resta a guardare seduto in panchina. Per tutto il match, dominato in lungo e in largo dai nerazzurri. Basta? No. Anche perché a Milano sbarca uno che di nome fa Roberto e di cognome Baggio.
Perciò l’uruguagio, a gennaio, va in prestito al Venezia di Novellino. Facciamo il conto di poco più di quattro mesi in laguna: 19 presenze, 10 gol. Segna pure a Juve, Roma e Fiorentina, salvando il club di Zamparini. Poi, ovviamente, torna all’Inter dove aspetterà per vincere un trofeo (Coppa Italia). Sette da quella Coppa UEFA. Nei “nuovi” anni in nerazzurro, grazie al super rinnovo strappato dall’agente Paco Casal, guadagnerà in totale circa 100 miliardi di euro. Per due stagioni è il calciatore più pagato al mondo. Nel complesso in nerazzurro i titoli sono 7. Anzi 8, inclusa l’elezione a suo miglior giocatore per il suo presidentissimo, Massimo Moratti che dirà: «Recoba non è un semplice calciatore, è il calcio: ha fatto delle cose che i normali giocatori non fanno». Il sinistro del Chino si colloca tra i migliori di storia del calcio. Certo, senza quella famosa indolenza, quei ritardi irritanti agli allenamenti, quella scarsa voglia congenita di alzare ulteriormente il livello, oggi, racconteremmo forse uno dei più grandi calciatori della storia del futbol.