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Cinque 2000 per la Serie A: da Botman a Tchouameni, un pieno di talento dal mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 1 gennaio 2022, 20:15Serie A
di Simone Lorini

Cinque 2000 per la Serie A: da Botman a Tchouameni, un pieno di talento dal mercato

Ringiovanire e rinforzare la squadra: è possibile? Le squadre di Serie A sembrano pensarlo, almeno alcune, ma se i talenti italiani faticano ad emergere, ecco che il mercato internazionale offre sempre alternative interessanti, ma difficilmente a buon mercato, per aiutare i tecnici a inseguire i propri obiettivi. I classe 2000, a cavallo tra 21 e 22 anni, sono per molte il giusto compromesso tra prospettiva futura ed utilità immediata. Di seguito cinque elementi nati in quell'anno che hanno destato l'interesse di alcune società del nostro massimo campionato:

Yahia Fofana del Le Have
Coraggio, carisma e riflessi sono i punti forzi di questo portiere classe 2000 francese che la Fiorentina sta seguendo in vista di giugno, quando diverse cose potrebbe cambiare nella rosa di Italiano, soprattutto tra i pali. Il giovane estremo difensore di colore potrebbe così tentare la strada già percorsa da Lafont, che tuttavia non ebbe grande fortuna con la maglia viola, nonostante qualità indiscutibili.

Aurelien Tchouameni del Monaco
Considerato da tempo il futuro della Nazionale francese, di cui ha anche avuto un assaggio, il mediano del Monaco è da mesi sul taccuino della Juventus. Quello che adesso è uno dei ragazzi del momento in Francia, novello Paul Pogba anche se diverso da lui per carattere e pure per caratteristiche, è nato attaccante. Trasformatosi poi centrocampista, il fisico lo ha aiutato a metter radici in mezzo al campo e a imparare entrambe le fase con gran naturalezza. Figlio della cantera del Bordeaux, di quella che ha sfornato tra gli altri pure il coetaneo Jules Koundé, Tchouameni è stato tra gli ultimi acquisti pesanti della voglia di grandeur del Monaco. A ventuno anni, già titolare anche nell'ultima finale di Nations League, è pronto per il grande salto.


Sven Botman del Lille
Il Milan lo vuole, come è normale che sia, ma non ha i 30 milioni chiesti dal Lille per separarsene. Cifra assolutamente consona al valore di questo centrale di difesa: chiamato a raccogliere l'eredità di Gabriel, il centrale difensivo scuola Ajax si è dimostrato dotato di grande forza fisica e specialista sulle palle alte, tanto da classificarsi primo in Eredivise per contrasti aerei vinti. Per lui i francesi hanno speso 7 milioni (Gabriel è partito per una cifra cinque volte superiore in direzione Arsenal). Oltre alla fisicità gli si riconosce una buona capacità di lettura, non è raro infatti vederlo intervenire in raddoppio piuttosto che rischiare l’uno contro uno contro un avversario più rapido o tecnico.

Julian Alvarez del River Plate
Gallardo ha sin da subito dimostrato di avere un debole per questo attaccante classe 2000 del River Plate con già una novantina di presenze in Prima Squadra: parliamo di un giovane talento che la Juve aveva già messo tra le contropartite gradite in occasione del famoso ritorno in patria di Tevez, poi finito al Boca Juniors. Un attaccante completo che in questo momento piace a tutte le big europee, in Italia in particolare a Inter, Juventus e Fiorentina. Non certo un gigante, il numero 9 del River si dimostra un vero pirata dell'area di rigore: pur essendo un calciatore tecnico, è negli ultimi 30 metri che Alvarez riesce a fare la differenza col suo killer istinct: quest'anno coi millionarios ha timbrato il cartellino ben 25 volte.

Holmgren Pedersen del Feyenoord
Terzino destro norvegese, si è inserito senza fatica nel 4-2-1-3 di Arne Slot, allenatore cresciuto a pane e schemi di Cruijff. Stesso fisico e stesse caratteristiche di Karsdorp, lanciato proprio dal Feyenoord, società in ottimi rapporti con la Roma. Pedersen spinge, arriva al cross, è alto un metro e 78, ha giocato dieci partite in campionato e ha regalato quattro assist. Dinamismo, velocità, partecipazione alla manovra, la chiamata di una big (anche alla luce delle ottime 4 prestazioni in Europa League) è solo la naturale conseguenza.