West Bromwich, Di Matteo: "Allenare in Italia? Perché no?"

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Roberto di Matteo, manager del sorprendente West Bromwich, ha dichiarato: "Io il nuovo Mourinho? Buona, questa... In settembre abbiamo raccolto 7 punti da 3 turni, siamo nel gruppo al 4o posto, - 7 dal Chelsea e -3 dal Manchester City. Il 6-0 con cui il Chelsea di Ancelotti ci ha asfaltato? Mamma mia, sono uscito che sembravo un fantasma. Gli ho detto: Carletto, ma si tratta così un ex allievo? Non te ne bastavano 3 o 4? E lui fa: 'però giocate...'. La vittoria col City di Mancini in Carling Cup? Tante riserve in campo, noi e loro. Lui dice che ci vuole battere il 7 novembre in Premier. In casa non perdiamo in campionato dall'8 gennaio.

Perché in Inghilterra vanno di moda gli allenatori e non i giocatori italiani? Costano tanto, forse hanno poca voglia d'Inghilterra. E la Serie A non ha più lo status di una volta, per gli inglesi. Il calcio italiano visto da qua? Gli stadi con tanti vuoti mi stringono il cuore. Va rifondato sul serio, come in Inghilterra, Germania, Spagna, stroncando la violenza e riportando le famiglie alle partite. Allenate in Italia? No problem. Nel nostro mestiere perdi 4 volte e ti ritrovi in vacanza".