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...con Amelia

...con AmeliaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 31 agosto 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Io allenatore, che sfida! Ho imparato dai miei tecnici, voglio essere alla loro altezza. Leonardo e Kakà importanti per il Milan, possono dare tanto. Donnarumma-Reina problema che vorrebbero avere tutti. Roma, ok la politica di Monchi

Grande protagonista per anni in porta, ora pronto a dire la sua da allenatore. Marco Amelia si è messo in gioco in panchina, alla guida della Lupa Roma. “È un ruolo nuovo, ma che avevo già in mente da calciatore, soprattutto nelle ultime stagioni. Bisogna saper gestire e trovare gli equilibri, è una sfida che mi appassiona”, dice Amelia a TuttoMercatoWeb.

Di allenatori ne ha avuti tanti. Il suo modello?
“Avere la possibilità di lavorare con professionisti del calibro di Mourinho, Capello, Lippi, Allegri, Hiddink, Donadoni, tanto per citare i più conosciuti, mi ha dato molti spunti utili per plasmare la mia figura di allenatore. Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e ne faccio tesoro per questa mia nuova avventura”.

Serie A: la Juve ha preso CR7, l’Inter sul mercato si è mossa - a dire di molti - con intelligenza ma i primi risultati non aiutano. Ancora la Juve per lo Scudetto?
“È ancora presto per fare valutazioni. Certo, la Juve ha alzato ancora l’asticella e rappresenta la squadra da battere per tutti. Le altre di sono rinforzate e attrezzate, ci sono i presupposti per un campionato combattuto e avvincente”.

Stasera c’è Milan-Roma: come la vede?
“Una sfida che non può emettere verdetti di alcun genere, ma può dare delle indicazioni. Un Milan che vuole rilanciare le proprie ambizioni e una Roma che vuole dimostrare a tutti che la semifinale di Champions League dello scorso anno non è arrivata per caso. Da doppio ex, sarò uno spettatore attento e interessato”.

Leonardo, ma soprattutto Maldini e Kakà. Quanti cambi al Milan, in società.
“La storia è importante, ci sono valori che possono essere trasmessi solo da chi ha vissuto certi momenti in prima persona. Parliamo di tre pilastri della storia rossonera che hanno la capacità di aggregare, entusiasmare, oltre che garantire impegno e serietà. E non dimentichiamo Gattuso in panchina...”

Intanto su Donnarumma è piovuta qualche critica. Sarebbe dovuto partire, il Milan si era cautelato con Reina. Dualismo che può funzionare?
“È un ‘problema’ che tutti gli allenatori vorrebbero avere. A quei livelli serve tenere alta la tensione e la competizione: una coppia di portieri così rappresenta un mix tra gioventù ed esperienza che può aumentare il tasso qualitativo della squadra e delle prestazioni”.

Tanti giovani e il ritorno di Pastore in Italia, ma anche tante cessioni. Cosa manca alla Roma per il salto definitivo?
“Una società di calcio oggi è un’industria che, in mancanza dello stadio di proprietà, può crescere anche attraverso la valorizzazione e la patrimonializzione degli asset sportivi, di cui i calciatori sono la componente più importante. La politica di Monchi è chiara e condivido il suo modo di vedere il calcio. La crescita non è mai immediata, è un percorso che parte da lontano e crea valore nel tempo”.

Premier League: Sarri è partito bene, Mourinho stenta. Sull’ex Napoli qualcuno, in Inghilterra, aveva delle perplessità.
“È un altro mondo, con dinamiche differenti. Sarri sta facendo bene, probabilmente ha trovato il modo di coinvolgere un gruppo di calciatori di altissimo livello e farli esprimere divertendosi. Sono molto curioso di vedere dove potrà arrivare il Chelsea, in Premier League la competizione è molto dura e non c’è nulla di scontato”.

Amelia e il futuro: che farà da grande?
“Da calciatore mi sono tolto delle soddisfazioni importanti. Ora sono focalizzato su questa nuova avventura in panchina, il futuro è tutto da scrivere. Dipende da me, sono molto concentrato e determinato: l’obiettivo è dimostrare di essere all’altezza dei miei allenatori”.