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...con Ba

...con BaTUTTO mercato WEB
venerdì 22 settembre 2017, 00:002017
di Alessio Alaimo
Io allenatore per caso, mi sento pronto. Gavetta? Non voglio fare come Sarri... Milan, devi amalgamarti. Per lo Scudetto occhio all'Inter. Lazio sorpresa. E che bravo Lukaku...

Un passato da centrocampista, un futuro a dettare le linee guida in panchina. Ibrahim Ba, ex calciatore del Milan in diversi periodi dell’era rossonera ora fa l’allenatore. “All’inizio non ci pensavo, però provate a chiedere ai miei ex compagni quanti pensavano di fare gli allenatori”, ammette in esclusiva a TuttoMercatoWeb.

Come è nata l’idea di prendere il patentino da allenatore?
“Ho fatto scouting per il Milan. Poi andando a vedere delle partite mi veniva naturale dire la mia. Così con i vari Milan Camp ho voluto approfondire la situazione”.

Il suo allenatore di riferimento ?
“Dico Rijkard dei tempi della Nazionale e del Barcellona. È stato un punto di riferimento anche Fabio Capello. Ma mi viene da citare pure Ancelotti e Zaccheroni. Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori”.

Inzaghi e Gattuso allenatori se lo immaginava?
“Sinceramente no. Ma anche io avrei detto che non sarei mai potuto diventare allenatore e invece eccomi qua. Però Inzaghi già ai nostri tempi conosceva tutti i calciatori, era preparato. Si è trovato per caso a fare l’allenatore, ha fatto quello che doveva fare con il Milan e ora sta lavorando bene a Venezia. Abbiamo avuto la fortuna di avere allenatori bravi che ci hanno insegnato tanto”.

E il Milan di oggi, come lo vede?
“Può vincere ma anche perdere. Nessuno ha la bacchetta magica. Se investi allora vuoi vincere, è normale. Però ci sono tanti calciatori nuovi, la squadra deve amalgamarsi al meglio. Il campionato però è lungo, poi c’è anche l’Europa League”.

Scudetto: Juve o Napoli?
“Attenzione all’Inter. I nerazzurri non hanno fatto tanto mercato, la Juve è sempre la Juve e il Napoli gioca bene, però non avere le competizioni europee può aiutare”.

La sorpresa?
“La Lazio”.

Il nuovo Ba, in serie A?
“Tante cose sono cambiate. Ai tempi era più un lavoro di gruppo, oggi si lavora anche sulle individualità. Però mi piace Lukaku della Lazio, sta facendo bene. E ricordiamoci che giocare ad alti livelli in serie A non è facile”.

Dove si vede nel giro di qualche mese?
“Su una panchina. Vorrei ringraziare i docenti dei corsi a Coverciano, ho imparato tanto. Mi farebbe piacere ripartire con una squadra che mi dia fiducia”.

Beh, dovrà pur fare un po’ di gavetta...
“Si parla di tanto di fare la gavetta, da qualche parte è vero che bisogna pur cominciare. Però guardate Guardiola: dalla Cantera del Barça alla prima squadra. Alla fine contano i risultati. Se uno è capace basta questo, il resto non conta. Allora dovrei fare come Sarri? Tanti anni nelle categorie inferiori prima di arrivare in serie A? No, non è così”.