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...con Cosmi

...con CosmiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 13 ottobre 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Italia, guarda avanti con fiducia. Ventura, il Chievo grande gesto di umiltà. Ascoli, che impresa! Venezia? Si, ma siamo ostaggi delle scelte degli altri. Vorrei tornare in Serie A

“La Nazionale? Vincere, amichevole e competizione dove ci sono punti in palio, da sempre fiducia. Poi la squadra è giovane, quindi un successo sarebbe un’iniezione di fiducia importante. Mi è sembrato che la Nazionale abbia giocato un buon calcio, si può essere fiduciosi”. Così a TuttoMercatoWeb Serse Cosmi a proposito della Nazionale guidata da Roberto Mancini.

Dopo la debacle con la Nazionale, Ventura torna in pista. Scelta coraggiosa del Chievo?
“No, il Chievo non ha avuto coraggio. Anzi, è il contrario. Perché Ventura ha preso in mano una squadra in grandissime difficoltà. Non è facile rimettersi in discussione. È evidente che volesse allenare e tornare protagonista. E aver accettato il Chievo nella situazione attuale è stato gesto di grande umiltà”.

La salvezza con il Chievo sarebbe un’impresa. Un po’ come quella che ha fatto lei con l’Ascoli...
“Era una situazione complicata. Con il lavoro, tirando fuori il massimo, siamo riusciti a centrare il traguardo. Ad un certo punto sembrava non ci fossero più speranze. Non abbiamo espresso un grande però abbiamo compiuto una grande impresa”.

Dopo la grande impresa si aspettava di rimanere?
“È legittimo che la nuova società abbia fatto delle scelte diverse. Non ho nulla da rimproverare a chi ha scelto di fare un percorso diverso. Certo, sono stato penalizzato dalle tempistiche perché quando è finito il campionato non si sapeva come fosse la situazione. Ma non ho nulla contro la proprietà dell’Ascoli”.

La Serie A sfiorata con il Trapani, l’impresa di Ascoli. Sarebbe stato logico vederla all’opera dall’inizio.
“Senza passare per folle, alla luce dei risultati si, penso che avrei meritato di ripartire dall’inizio”.

Si era parlato del Venezia...
“Si, si era fatto il mio nome. Poi è stata fatta un’altra scelta. Ma il nostro è un mestiere particolare: siamo condizionati da chi ti deve scegliere. Siamo ostaggi delle scelte degli altri”.

Ostaggio delle scelte degli altri lo è stato anche Ballardini. A sorpresa esonerato dal Genoa...
“Credo ci sia poco da parlare... Ballardini ha espresso nei numeri il massimo di ciò che ci si potesse aspettare. Chi decide sono i presidenti, bisogna accettare le scelte. Ma Ballardini ha svolto un ottimo lavoro”

Cosa fa in questo periodo, mister?
“Ho visto tante partite, di A e di B. Mi aggiorno, come è giusto che sia”.

Magari per tornare in Serie A...
“È sempre stato il mio desiderio. Quando ci sono arrivato vicino con il Trapani ho detto alla squadra che se mi avessero riportato in Serie A avrei smesso dopo un anno. Rimane sempre la voglia di allenare, è fondamentale. E oltre alla voglia e alla passione si, mi piacerebbe confrontarmi con questa Serie A. Sono curioso di vedere come potrei muovermi in un campionato diverso da quello che ho frequentato qualche anno fa”.