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...con D’Amico

...con D’AmicoTUTTO mercato WEB
martedì 11 settembre 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Borriello-Ibiza, un'idea di tre anni fa. Marco possibile apripista per tanti. Criscito e il progetto Genoa, felice così. Rosi presto protagonista. E la B torna a ventidue...

Marco Borriello riparte dall’UD Ibiza. “Una scelta di vita e di progetto. È stata un’intuizione felice. Sono contento di vedere Marco felice. Ho notato grande forza di progettare da parte del presidente, che vuole far diventare l’UD Ibiza uno dei club più importanti della Liga Spagnola. Del resto Ibiza ha un brand e una forza dirompente”, dice a TuttoMercatoWeb l’agente Andrea D’Amico.

Perché Ibiza?
“Aveva tante alternative. Poi si è anche domandato cosa potesse aggiungere alla carriera. E ha deciso di abbracciare un nuovo progetto”.

Un nuovo progetto che prevede anche un futuro da dirigente...
“Ha la possibilità di stare a contatto con la proprietà e imparare nell’ottica di un inserimento dirigenziale. C’è un coinvolgimento che diventerà sempre maggiore”.

Come è nata questa possibilità?
“Ne avevamo parlato tre anni fa, quando si allenava da solo e aveva fatto il richiamo sui social. Poi è andato al Cagliari, ha fatto diciannove gol. Aveva troppe cartucce da sparare in Serie A. Poi nella vita c’è comunque un destino. L’UD Ibiza è stata ripescata e abbiamo considerato questa possibilità con altre situazioni di natura progettuale”.

Ha fatto da apripista per l’MLS con Giovinco. Può verificarsi lo stesso con Ibiza?
“Chi e che non andrebbe a giocare a Ibiza? La società vuole crescere in fretta. Vogliono fare come il Parma, oppure il Novara tempo fa”.

Un altro progetto importante lo ha sposato Criscito. Otto anni con il Genoa.
“Mimmo ha voluto fortemente questo ritorno. Sono felice che sia felice”.

Rosi?
“Mi auguro di trovargli presto un collocamento, ha disputato delle buone stagioni. Sono sicuro che arriverà presto il suo momento. Così come sto lavorando su Giulio Donati, che è in uscita dal Mainz: anche lui è di prossima collocazione”.

Che mercato è stato?
“Un mercato bloccato dall’incognita dei diritti televisivi. Ci sono stati i Mondiali, che ogni anno sono una vetrina da cui le società cercano di attingere e poi il colpo CR7 che ha elevato l’attenzione sul campionato italiano un po’ assopita dalle crisi di governance e dalla mancata qualificazione in Russia”.

Serie B: che caos...
“Mi aspettavo che a partire dall’inizio dei playoff ci fosse la decisione su Parma-Spezia. Così non è stato e questo ha dato poca sicurezza a tutto l’ambiente in fase di trattative. Ci mancavano i fallimenti di Cesena, Bari e Avellino... Vedremo cosa succederà con il Chievo nelle prossime settimane. Per quanto riguarda la B il format deve cambiare l’anno prossimo. La mia sensazione è che ci sarà un campionato a ventidue”.