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...con D’Amico

...con D’AmicoTUTTO mercato WEB
© foto di Simone Calabrese
venerdì 6 aprile 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Sistema calcio da rifondare, basta essere autoreferenziali: non siamo più il riferimento. Giovinco mania in MLS, termometro di una temperatura che cresce. Genoa-Criscito, se non si chiude no comment. Tanti su Rosi. Milan, Gattuso determinante

“Si sa che il Real Madrid è una squadra difficile da affrontare. Ho visto dal vivo la partita della Juve a Torino e quando parti subito sotto poi diventa complicato recuperare. È una dura lezione ma bisogna chinarsi alla bravura degli avversari”. Così a TuttoMercatoWeb l’agente di mercato Andrea D’Amico a proposito della debacle della Juventus in Champions League.

Che gol Cristiano Ronaldo...
“Anche quando è silente per buona parte della gara tiene sempre in allarme la difesa avversaria. E poi quando meno te l’aspetti tira fuori certi colpi incredibili. Ok che il gol è nato anche da un errore difensivo della Juventus, ma è un grande campione e la giocata è da applausi”.

Al ritorno davvero poche chance di fare l’impresa...
“È quasi impossibile pensare ad un epilogo diverso. Ma la Juve andrà a Madrid per onorare il suo prestigio e la sua forza. Negli ultimi sei anni ha vinto il campionato, è ancora in testa. Nel calcio di oggi non è facile”.

E la Roma? Che batosta contro il Barcellona...
“Un blackout. Già quando giochi contro il Barcellona devi essere al massimo, se poi ti capita la serata storta allora tutto diventa più difficile”.

La Juve ha perso, la Roma pure. Come si rilancia il calcio italiano?
“Auspicavo che l’avvenimento funereo, cioè l’eliminazione dai Mondiali, potesse far nascere la voglia di rifondare un sistema. Mi auguro che avvenga. Più che i nomi, di cui si sente parlare troppo, serve che la governance abbia il coraggio di riflettere sul declino del sistema. Se vogliamo ancora parlare di calcio italiano dobbiamo ristrutturare un sistema che non sta più in piedi. Giocano tantissimi stranieri, non lamentiamoci se i nostri calciatori non hanno sbocco nelle squadre più importanti. Bisogna cambiare un po’ tutto. Dobbiamo salvaguardare il campionato italiano e avere il coraggio di fare una politica di rinnovamento garantendo un numero di italiani in campo. Perché altrimenti cosa va a vedere l’allenatore della Nazionale quando deve selezionare i calciatori? La riforma va fatta su tutto, dalle strutture alle regole. Speravo davvero che la debacle servisse a qualcosa. Questo sistema non invoglia neanche gli imprenditori ad investire nel calcio”.

Intanto in MLS scoppia la Giovinco mania. E una coppia ha chiamato il proprio figlio Sebastian Giovinco. Con nome e cognome.
“Una cosa originale (sorride, ndr). Qualcuno sicuramente ha chiamato Diego Armando il figlio a Napoli e Lionel a Barcellona. Ma con nome e cognome mi sembra una cosa particolare, questo però è il termometro di una temperatura che sta crescendo. In MLS ci sono strutture incredibili e un modo di pensare innovativo. Smettiamola di fare gli autoreferenziali, non siamo più il sistema di riferimento”.

Giovinco e il futuro: tutto fa pensare ad un matrimonio destinato a durare a lungo.
“Il contratto è ancora lungo, qualsiasi riflessione è prematura. Nel calcio bisogna sempre stare con gli occhi aperti”

Criscito tornerà al Genoa?
“Finché le cose non sono chiuse non ha senso fare previsioni”

Intanto una new entry nella sua scuderia: Rosi, in scadenza con il Genoa. Quale futuro?
“Ci sono già diversi interessamenti, Aleandro ha dimostrato le sue qualità e lo farà ancora, al momento opportuno vedremo quale sarà la soluzione più congeniale”.

Rigoni rinnoverà?
“A tempo debito ci siederemo a parlare con tutti. Il giocatore è molto stimato, ma non devo essere io a dirlo”.

Giulio Donati protagonista al Mainz.
“Sta disputando una stagione importante in Germania. Ci sono stati degli interessamenti dall’Italia, come già accaduto poco tempo fa quando il Mainz non ha voluto cederlo. Vedremo”.

Giovani di talento: Luca Ercolani del Manchester United.
“Un giovane di grande prospettiva, un difensore forte, applicato. Sono contento, lo è anche il Manchester United. Avanti così”.

Spezia nel segno di Gilardino.
“Sono contento, davvero. Ha fatto gol importanti, è un grande calciatore e lo dimostra con le sue prestazioni”.

Va un po’ meno bene ad Heurtaux a Verona.
“Ha fatto bene fino a gennaio. Poi purtroppo l’allenatore ha fatto altre scelte”.

Per anni lo ha accompagnato nel suo percorso professionale: Gattuso rinnova con il Milan. Sensazioni?
“Ha avuto un’occasione importante per dimostrare il suo valore, sono felice che lo abbia fatto. Solo lui poteva raddrizzare questa stagione, nessuno come Rino conosce Milanello e la sua organizzazione. Quando negli spogliatoi c’erano venti italiani e quattro stranieri gli italiani erano punto di riferimento. Ora a fattori invertiti gli spogliatoi sono diventati dei porti di mare, non c’è più il senso di appartenenza ma una squadra viene vista come uno step per fare un ulteriore salto di qualità. E in uno spogliatoio come quello del Milan, Gattuso è stato determinante”.