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...con Ercolani

...con ErcolaniTUTTO mercato WEB
giovedì 18 ottobre 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Al Manchester United vivo un sogno. Under 20 grande esperienza. Mourinho mi aiuta, spero resti. Qui non puoi fermarti un attimo, se molli ti mettono da parte. Avanti tutta....

Il nuovo che avanza, sognando un posto tra i grandi al Manchester United. Luca Ercolani, difensore classe 99 cresce sotto l’ala protettiva di Jose Mourinho, in attesa di ritagliarsi uno spazio in prima squadra tra i Red Devils, un sogno che può diventare realtà. “Sto bene, per il calcio è il luogo perfetto dove vivere. Non puoi chiedere di meglio”, dice a TuttoMercatoWeb il difensore del Manchester United assistito da Andrea D’Amico.

Tre anni e un percorso di crescita importante. Il suo bilancio?
“La prima stagione è stata tosta, l’anno scorso è andata bene. Quest’anno devo fare il salto in prima squadra e quindi è lo step più complicato”.

E con la prima squadra il confronto è costante?
“Durante la settimana ci alleniamo con i grandi. A volte giochiamo contro di loro, altre volte ci chiama singolarmente Mourinho. Poi sono anche avvantaggiato perché il mister parla italiano: dialoghiamo spesso. Mi conosce un po’ meglio degli altri”.

Sul futuro dello Special One però ci sono delle voci contrastanti.
“Spero resti. Perché lui e il suo staff mi hanno aiutato tanto. Sono ancora giovane, ho tanti difensori davanti. Però ci credo. E ho la fiducia dello staff tecnico”.

Il suo modello?
“Penso di essere uno di quelli sempre sul pezzo. Cerco sempre di associarmi caratterialmente, per esempio, a Chiellini. I difensori italiani sono i migliori al mondo. Tecnicamente vorrei emulare Bonucci. A livello fisico mi piacerebbe essere alla Nesta. Non male eh? (sorride, ndr)”.

Ha conquistato anche la Nazionale, l’Under 20...
“Un’emozione unica. Sono stato sfortunato perché avrei dovuto fare l’esordio in Polonia. Il mister però mi ha richiamato, ho fatto l’esordio contro l’Inghilterra, quindi ‘in casa’. Abbiamo perso, peccato. Ma ho giocato i novanta minuti. A Crotone invece non è stata la nostra miglior partita. In dieci giorni ho vissuto tante emozioni. È un momento che aspettavo da tempo”.

E nel futuro dove si vede?
“Il sogno è la prima squadra, chiaro. A giugno scadrà il mio contratto con il Manchester United, voglio guadagnarmi la permanenza. Da li mi concentrerò su altri obiettivi: se dovrò andare in prestito oppure rimanere vedremo”.

Sta vivendo un sogno. L’importante è starci dentro. Ad altri giovani italiani in Inghilterra è andata bene, ad altri come Macheda no. Come si resiste?
“All’inizio è difficile. Però poi ti adatti. E rimanerci, davvero, è la cosa più tosta. C’è una mentalità differente, la metodologia di lavoro è più ristretta. Faccio un esempio: non ero abituato ai carichi di lavoro e a tutti gli allenamenti doppi. Mi sono abituato. Devi essere disposto a fare sacrifici perché qui il passo è completamente diverso. Se stai due passi indietro diventa complicato, ti mettono da parte. Di Macheda qui dicevano che era dotato tecnicamente in modo mai visto, a livello tecnico e tattico c’era ma forse non aveva grande etica del lavoro. Non è riuscito a restarci. Per arrivare, con il duro lavoro, se non molli, arrivi. Poi però devi essere bravo a restarci. Qui i ritmi sono alti. Se non sei costante rischi di perderti”.