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...con Feddal

...con FeddalTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 19 aprile 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Con i curatori ambiente più tranquillo. Penalizzazione? Ci alleniamo come sempre, cosa dobbiamo fare? Felice di aver scelto Parma, in B rimarrei. Torino e Udinese..."

"I curatori hanno dato un po' di tranquillità e così abbiamo potuto ottenere qualche risultato positivo". Zouhair Feddal è uno dei punti di forza del Parma che vuole onorare il campionato. Il difensore marocchino ha scelto di tornare in gialloblù declinando alcune proposte dall'estero. E poco importa se da poco al Parma è arrivata una nuova penalizzazione in classifica. "Ci siamo allenati, ma non ne abbiamo anche parlato della penalizzazione. Nessuno ha detto niente. Fa male quando ti tolgono i punti, ma che dobbiamo fare?", dice Feddal a TuttoMercatoWeb.

E Albertini cosa ha portato?
"Si vede che è un uomo serio, ha parlato poche volte. Ma le poche volte che ha parlato ha trasmesso tranquillità".

Lei a gennaio poteva trasferirsi in Cina, ma ha scelto di restare al Parma. Pentito?
"No, anzi. Sono felice della scelta che ho fatto, voglio farmi vedere nel calcio italiano. Punto ad avere spazio e continuità per poter dire la mia. A Parma so com'è la situazione ma c'è un ottimo staff. E abbiamo le forze per continuare ad onorare la maglia. Non sono pentito di non essere andato in Cina".

Per il futuro si parla di Udinese e Torino.
"Fa piacere, sono due squadre importanti. Lavoro per farmi vedere, per essere sempre pronto. Ora però sto pensando al Parma, manca ancora tanto. Voglio dare il massimo qua, vedremo cosa accadrà".

Potrebbe anche ripartire dalla B con il Parma?
"Se ci fosse un progetto serio, con gente seria, potrei restare. Altrimenti sarebbe ovvio che dovrei cercare un'altra sistemazione".

Nell'ultimo periodo, tra Siena e Parma, per lei poca fortuna: i bianconeri non si sono iscritti al campionato, la sua attuale squadra invece è fallita.
"A Siena ho preso quattro stipendi, gli ultimi sei mesi non ho preso nulla. A Parma invece sapevo già che la situazione era questa".

Ma come si vive un fallimento?
"Qui la gente è allegra, ha forza. Ho avuto la fortuna di trovare due spogliatoi forti, con gente importante che porta avanti il gruppo".