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...con Gautieri

...con GautieriTUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it
martedì 1 aprile 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"Totti merita il Mondiale, va portato in Brasile. Prandelli, che scelta tra Destro e Immobile! Bari, ti rialzerai: nessun rimpianto per l'addio. Varese? Via per l'ambiente, la società voleva farmi programmare il futuro"

"Domenica sera si sono affrontate due squadre che giocano bene a calcio. Il Napoli ha meritato la vittoria sulla Juventus, per il gioco e per le occasioni create". Parole firmate Carmine Gautieri. L'ex allenatore di Lanciano e Varese parla così a TuttoMercatoWeb, tra campionato, passato e futuro. Perché l'addio al Varese non lo ha ancora digerito.

Tra Juve e Napoli ci sono davvero diciassette punti di differenza?
"Al di là dei punti di differenza va detto che la Juventus vince da tanti anni il campionato. Quando arrivi a sei-sette giornate dalla fine e hai un margine di punti importante su Napoli e Roma, vuol dire che hai qualcosa in più".

Sorpresa Roma: Totti fa ancora la differenza.
"Bisogna fare i complimenti alla società, che ha lavorato benissimo prendendo giovani di grande prospettiva. E va dato merito a Garcia di aver dato una mentalità e un nuovo gioco alla squadra".

Porterebbe Totti al Mondiale?
"Sta facendo la differenza. Sì, va portato ai Mondiali".

Destro non si ferma più.
"Ha fatto bene anche negli anni passati, così come Immobile. Prandelli ha il vantaggio di poter scegliere. E poi uno come Totti che non è più giovane ma può fare la differenza credo che vada portato".

Serie B: comanda il Palermo, poi?
"Il Palermo sta facendo la differenza: si impone da tante partite, in casa e fuori. Poi c'è l'Empoli di un allenatore valido come Sarri supportato da un'ottima società. E va dato grande merito al Crotone, che sta facendo un ottimo lavoro. Così come Trapani, Crotone e Lanciano".

Da quando è fallita la società, il Bari sta facendo un altro tipo di campionato. L'allenatore sarebbe potuto essere lei, se non fosse andato via...
"Ringrazio ancora il Bari per aver pensato a me, la società in sede di mercato ha lavorato bene. I giovani in squadra sono bravi, di prospettiva. E quando hai tanti giovani con grandi qualità in una una piazza importante come Bari, vuol dire che nonostante le difficoltà la società lavora bene".

Dopo il fallimento che società si aspetta?
"Chi subentrerà potrà divertirsi. Il Bari può puntare a qualcosa di importante".

Perché è andato via da Bari?
"Ho preferito non proseguire. Ma la piazza è importante, ventimila persone non le fai neanche in serie A. Bari ama la squadra, l'allenatore, fa lavorare. Nonostante i problemi societari l'ambiente poteva sembrare un po' difficile ma alla città bisogna fare i complimenti: i tifosi si sono comportati bene, hanno aiutato l'allenatore e i giocatori. Questo ha fatto la differenza".

Rimpianti?
"Quando finisce un discorso non ci sono rimpianti. Sono contento però per il campionato del Bari"

Dopo Bari il Varese: non è andata benissimo...
"Ho trovato un ambiente che non ho capito, ne ho parlato anche con la società. Accetto tutto. E pochi giorni prima dell'esonero la società mi aveva parlato di programmare il futuro. Avevo declinato, era giusto aspettare. Alla fine purtroppo non è andata, ho trovato un ambiente in cui non ho potuto lavorare in una certa maniera. Ma ho cercato di dare il massimo. Sono stato chiamato a Varese perché c'erano dei problemi, non erano contenti del mio collega che secondo me stava comunque facendo un ottimo lavoro. Quando sono arrivato io hanno rivoluto il collega che c'era prima. Ma è stata una bella esperienza".

In ogni caso pronto a ripartire...
"Certo. Non mi fermo. Ho voglia di ripartire, vado in giro a vedere partite. Quando passi da un'esperienza non bella hai tanta voglia di dimostrare il suo valore".