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...con Imborgia

...con ImborgiaTUTTO mercato WEB
venerdì 2 marzo 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Milan, bravi Gattuso e staff: rinnovo guadagnato sul campo. Flop Inter, che sorpresa. Juve, contro il Tottenham tutto aperto. Palermo l'esonero di Lupo non ha senso: consiglieri di Zamparini scarsi o in malafede. Parma? Brutta impressione

Il Milan cambia marcia e sorride. “Un lavoro importante da parte di Gattuso e il suo staff, perché un allenatore non è mai vincente da solo”, dice a TuttoMercatoWeb l’operatore di mercato Antonio Imborgia. “Conosco lo staff di Gattuso, ha delle valenze importanti. E lui sa rapportarsi nello spogliatoio, basta vedere che rapporto ha con i giocatori”.

Insomma, s’è meritato il rinnovo.
“Sta facendo un grande lavoro. Nella vita ci vuole anche un po’ di buona sorte. Guardate l’esplosione di Cutrone, dovuta anche ai problemi di Kalinic. La scelta di Mirabelli e Fassone oggi si è rivelata positiva. E il rinnovo Gattuso se l’è guadagnato sul campo. Finale di Coppa Italia, rendimento dei giocatori: c’è un lavoro importante riconoscibile dai risultati”.

E la Juve? In Europa sembra più vulnerabile.
“Non mi sembra ne più vulnerabile e ne più vincente. Il Tottenham è una squadra molto forte allenata da uno dei tre migliori allenatori al mondo. Il risultato d’andata comunque non vuol dire nulla. È cambiato poco”.

Che fatica l’Inter...
“Sono molto sorpreso. I risultati negativi dell’Inter sono sorprendenti quanto quelli positivi del Milan. Non pensavo che i nerazzurri potessero vivere queste difficoltà, così come non credevo che il Milan si risollevasse così presto. Basta però vedere quante partite ha giocato e non ha giocato Icardi: è un campione e i campioni sono determinanti. L’Inter ha un gruppo forte, ma non consolidato da poter sopportare la mancanza di Icardi. Il calcio però è fatto di poche certezze: magari nel derby ci sorprendono tutti un’altra volta”.

Il Palermo ha cambiato direttore sportivo. Da Lupo a Valoti. Lei, da palermitano, come la vede?
“Non è che il cambio del direttore sia riconducibile ai risultati... Mi ero meravigliato quando Lupo è arrivato a Palermo perché non vedevo un filo caratteriale. Non voglio fare la Cassandra ma anche Valoti è molto pacato proprio come Lupo, di carattere sono uguali. Zamparini però è così: non penso che il cambio possa incidere sul rendimento della squadra, quello dipende dalle capacità di Tedino. Conosco Fabio Lupo da almeno dieci anni, dal punto di vista caratteriale e il modo di porsi sicuramente non è uno che urla. Non è il direttore che attacca al muro un calciatore. Ma il Palermo non mi sembra neppure una squadra difficile da gestire. Non la penso come Zamparini da tanto tempo, anche se a differenza di altri palermitani gli riconosco lo storico di aver dato al Palermo le migliori squadre della sua storia. Per vendere i vari Cavani, Dybala e Pastore bisogna anche comprarli. Se poi mi si chiede se preferisco Zamparini o Renzo Barbera rispondo Renzo Barbera perché aveva un modo diverso di gestire persone e situazioni. Detto questo Zamparini fa quello che vuole perché il Palermo è suo, ma non era il momento di cambiare il direttore sportivo, a questo punto era inutile. Da questo però si evince una cosa”.

Cioè?
“Beh, è evidente che Zamparini abbia dei consiglieri non all’altezza o in malafede. Il Palermo comunque ha una squadra forte. Poi se uno si mette fare casino e complica le cose normali si rischia. Gente di calcio che ha una logica non può fare cambiare il direttore sportivo così all’improvviso. Zamparini lo conosco bene, ci ho parlato tante volte anche se il tempo annacqua i ricordi. Quello che fa è frutto di cattivi consigli da parte di persone incapaci oppure in malafede”.

E il suo ex Parma? Che fatica...
“Ho visto il Parma a Empoli, mi ha fatto una brutta impressione. Mi è sembrata una squadra in difficoltà, è un buon gruppo di giocatori ma non so quanto si possa tramutare in una squadra vincente. Sabato gioca proprio contro il Palermo, vedo i rosanero favoriti”.

Cambierebbe D’Aversa?
“No. E se non lo ha cambiato dopo Empoli, evidentemente la società ritiene che sia la persona giusta. Parma è una piazza che viene da vent’anni di calcio con Tanzi, dove sono passati giocatori importanti. Ma non è che sia scritto da qualche parte che il Parma deve stare in serie A: ci arriverà, ma serve calma”.

Scudetto: Juve o Napoli?
“È difficile. Molto difficile. Non ho la sfera di cristallo. Dipenderà ovviamente dallo scontro diretto, non lo scopro certo io”.