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...con Moggi

...con MoggiTUTTO mercato WEB
© foto di Simone Calabrese
sabato 30 dicembre 2017, 00:002017
di Alessio Alaimo
2017 disastroso, il calcio italiano riparta dalle regole. Milan, con Gattuso più entusiasmo. Juve, nessun caso Dybala: esclusione colpa dei centrocampisti. Troppi stranieri, così no

“È stato un 2017 disastroso, basti pensare all’eliminazione dal Mondiale. Che poi ci siano squadre che tengono alta l’immagine del calcio non c’è dubbio. Però purtroppo nella nostra serie A ci sono troppi stranieri, che danno fastidio alla Nazionale”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex dg della Juventus, Luciano Moggi fotografa il 2017 del calcio italiano.

E per la Juve, che anno è stato?
“Nella Juve ci giocano molti italiani e già questo è un vantaggio. Poi ci sono anche giocatori che possono rappresentare il futuro della Nazionale, da Rugani a Bernardeschi. Quando vedi che ci sono squadre con undici giocatori stranieri che alcuni potrebbero stare al paese loro qualche domanda te la fai... ci vorrebbe una regola per limitare il loro impiego. Per la Juventus comunque il 2017 è stato più che positivo, anche ora è la candidata per vincere lo Scudetto”.

Juve un po’ più vulnerabile rispetto agli altri anni?
“Lo era prima. Con l’ingresso di Matuidi e del terzo centrocampista non subisce gol, vuol dire che ha trovato la quadra giusta”.

E il Napoli?
“Gioca meglio di tutti, ma con i soliti undici. Se ne manca uno diventa un problema. È una bella squadra”.

Il Milan di Gattuso arranca...
“La vittoria nel derby è stata una bella soddisfazione, vedremo come andranno con Gattuso, che ha cominciato da poco a fare l’allenatore e non si può dire che non sia bravo. Il Milan prima dell’arrivo di Gattuso era una squadra senza nervo, ora ha cominciato a far capire di che pasta è fatto. Poi che manchi il gioco è un altro discorso”.

Che mercato si aspetta?
“Il Milan è condizionato economicamente, magari farà qualcosa l’Inter che ha una rosa ristretta. La Juve invece ha due squadre, si permette di tenere fuori Dybala, Douglas Costa, Rugani....”.

Alla Juve potrebbe scoppiare il caso Dybala?
“Ha un modo di giocare diverso, l’allenatore ha visto che la squadra prendeva troppi gol e ha capito che mancava il Marchisio della situazione e quindi doveva fare delle scelte mettendo dentro Matuidi. Oggi la Juve gioca in contropiede: Higuain unica punta e poi centrocampo e difesa. La Juventus parte con un finto 4-3-3 e finisce con un 6-3-1: non dà spettacolo, fa fare possesso palla in orizzontale e poi colpisce in contropiede. Questo va bene in Italia, ma non all’estero”.

Quindi non si aspetta la cessione?
“No. È più probabile che parta un altro centrocampista. Dybala è un giocatore importantissimo. La Juve può farne a meno, ma è un lusso”.

Il 2018 sarà l’anno dell’allenatore della Nazionale...
“Credo che più che puntare sull’allenatore bisognerebbe avere giovani su cui lavorare. Non si possono vedere undici stranieri in una squadra sola...così non emerge il calcio italiano. L’Udinese è una fucina di talenti ma sono tutti stranieri. Per avere una Nazionale forte occorre partire dalle regole”.