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...con Prandelli

...con PrandelliTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 16 settembre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Napoli e Juve in Champions ok. Azzurri antagonisti per il campionato, bene la Roma con Spalletti. Sorpreso che nessuna italiana abbia preso Vazquez. Fiorentina intrigante, Paulo Sousa sarà protagonista. Io, la Lazio e l'Atalanta: la verità..."

"A parte i primi quindici minuti, il Napoli ha dettato i ritmi in partita e a differenza dell'anno scorso c'è più coinvolgimento da parte degli esterni offensivi: la squadra mi sembra compatta, può fare bene anche in Champions League". A TuttoMercatoWeb parla Cesare Prandelli, che analizza le partite di Champions League delle italiane: il Napoli contro la Dinamo Kiev e la Juventus contro il Siviglia. "Il Napoli è la dimostrazione di una società che vuole guardare al futuro e regalare un programma tecnico-sportivo ben preciso".

S'è giocata anche Juventus-Siviglia.
"Tutti guardano la Juve con prospettive altissime, come se ad ogni azione dovrebbe fare gol. Il Siviglia non ha mai tirato in porta. Bisogna anche valutare con razionalità determinate cose e situazioni, se vogliamo trovare un piccolo difetto forse eravamo abituati alla qualità di alcuni giocatori in mezzo al campo. Ma le scelte di Allegri sono sempre dettate da equilibrio e razionalità".

Vazquez contro Dybala. Il Mudo poteva restare in Italia...
"La cessione di Vazquez al Siviglia per me è stata una sorpresa. Assurdo che le nostre grandi squadre se lo siano fatto scappare, ha un ruolo particolare, è un trequartista particolare e nelle big italiane avrebbe dato una qualità importante".

Chi l'antagonista della Juve in campionato?
"Ancora il Napoli. Anche se la Roma con Spalletti può recuperare la distanza. Luciano è garanzia di affidabilità dal punto di vista tecnico e gestionale".

E la Fiorentina?
"Mi intriga sempre molto. I tifosi hanno nella mente il girone d'andata dell'anno scorso, forse a gennaio si poteva fare qualcosa di meglio completare la stagione. Quest'anno la situazione è più complicata, Paulo Sousa deve essere bravo a intuire situazioni nuove: è una squadra che sa giocare bene in un certo modo ma non ha quel guizzo per poter fare qualcosa. Quest'anno il protagonista sarà Paulo Sousa".

Intanto in Serie B c'è chi si ispira ai suoi modi di fare: Christian Brocchi al Brescia.
"Non mi sono meravigliato delle sue parole, i miei giudizi su di lui sono sempre stati positivi. Ha qualità interiori importanti, per fare l'allenatore devi avere equilibrio e lui facendo la scelta di andare a Brescia s'è messo in discussione. Gli auguro di fare bene".

La serie B quest'anno ha poche certezze. L'Hellas Verona in prima linea, poi?
"Ho una simpatia particolare per l'Hellas, sono stato due anni a Verona e c'è un pubblico meraviglioso: con l'aiuto della curva la squadra potrà fare un grande campionato. Simpatizzo per il Brescia perché sono bresciano e per Christian. E poi c'è il Cesena di Foschi, che sta sempre accanto all'allenatore".

E lei mister?
"Mi guardo intorno, cerco di essere pronto per un'eventuale chiamata".

Stava andando alla Lazio...
"Farò chiarezza al momento opportuno. Ho grande rispetto per i tifosi che sono stati eccezionali in quel periodo e per Inzaghi. Non voglio, con una battuta, rovinare un determinato movimento".

Il suo nome era stato accostato anche all'Atalanta.
"Ha parlato in maniera ufficiale Sartori dicendo che era una fantasia giornalistica. Sarebbe stato un sogno per tutti. Per me l'Atalanta è una cosa molto seria, vorrei andarci con i piedi di piombo".