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...con Rinaudo

...con RinaudoTUTTO mercato WEB
giovedì 12 ottobre 2017, 00:002017
di Alessio Alaimo
"Venezia, grazie per la chance. Entusiasmo e voglia di fare, sono pronto. Perinetti un riferimento. Serie B, la mia griglia..."

Il Venezia coltiva i suoi talenti. L'ultimo in ordine di tempo è Leandro Rinaudo. Un periodo di apprendistato all'ombra di Giorgio Perinetti, ora che il maestroè tornato in serie A, al Genoa, per l'allievouna grande occasione: la poltrona del Venezia. Sarà infatti Rinaudo ad occuparsi dell'area tecnica della società arancioneroverde. "È stata una situazione improvvisa, sono stato chiamato e mi è stata prospettata questa possibilità che ho accettato con grandissimo entusiasmo perché è un'opportunità davvero importante. Ci tengo a ringraziare il Presidente Tacopina per questa gratificazione professionale", dice l'ex difensore a TuttoMercatoWeb.

Quanti messaggi ha ricevuto dopo la nomina?
"Sincero? Non lo so. Dal momento in cui ho saputo che avrei ricoperto questo ruolo ho sentito mia moglie e poi ha comunicato lei alle persone più care. Il messaggio più bello l'ho ricevuto da un amico di Palermo. Essere riconosciuto come una persona seria e affidabile è una grande soddisfazione".

Gestione dello spogliatoio e calciomercato. Avrà un bel da fare...
"Con i ragazzi ho un bel rapporto. Quando mi trovo a parlare con loro mi ascoltano, sanno che sono una persona vera. Un direttore sportivo deve fare anche il lavoro di gestione, il mercato è una parte e non tutto. E poi la sessione di calciomercato, rapportata a tutto quello che c'è da fare, dura poco. Per quanto riguarda il mercato, siamo ad ottobre e la squadra sta facendo bene. C'è tempo. Ma non dobbiamo farci prendere dall'entusiasmo quando le cose vanno bene e neppure deprimerci quando non arrivano i risultati".

Cosa le ha trasmesso Perinetti nel periodo di apprendistato?
"Per me è stato un punto di riferimento per tanti anni. Ho provato, in silenzio, ad apprendere alcuni trucchi del mestiere cercando di riempire il mio bagaglio. Mi ha dato tanto".

Che vi siete detti poco prima che il Direttore andasse al Genoa?
"Abbiamo parlato poco. Mi ha detto di stare sereno. Del resto, si sa, Perinetti è di poche parole".

Per lei il vantaggio di aver smesso da poco di giocare.
"Si, chiaro. Certe cose fino a poco tempo fa le ho vissute in prima persona. La responsabilità oggi è cambiata, ma non cambierà il mio modo di fare e pensare rispetto a quando c'era Perinetti. Il gruppo è composto da professionisti".

Uno sguardo alla B: come la vede?
"Ci sono squadre come Palermo, Frosinone, Empoli, Perugia e Bari che sono state costruite per vincere. Il Venezia fin qui ha dimostrato di essere una squadra solida e di avere una società organizzata".