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...con Romairone

...con RomaironeTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 7 settembre 2017, 00:002017
di Alessio Alaimo
"Buon mercato, tenuti i pezzi migliori. Inglese-Napoli la nostra plusvalenza più importante. Frey non rientra nei piani. Juve, ce la giochiamo"

"È stato un buon mercato, partito con la riconferma dei giocatori più importanti che è stata sottovalutata. Ma aver tenuto Castro, Birsa, Radovanovic, Cacciatore e Cesar ha fatto sì che gettassimo le basi per la stagione". Così a TuttoMercatoWeb il direttore sportivo del Chievo Verona, Giancarlo Romairone.

Entriamo nel dettaglio. Come avete lavorato?
"Con interventi mirati, come Pucciarelli e l'arrivo di Tomovic per completare la difesa. In più abbiamo fatto la cessione più costosa della storia del Chievo, ossia Inglese al Napoli, che siamo riusciti ad avere con noi anche quest'anno. Abbiamo salvaguardo aspetto economico e tecnico. E poi abbiamo preso giovani di valore come Gaudino e Garritano e altre situazioni c'è tracciano la strada anche per il futuro".

Come nasce l'idea Inglese al Napoli?
"L'anno scorso e quest'anno si è dimostrato pronto ad esplodere definitamente. Per noi era importante tenere il calciatore, dare spazio ad altre offerte ce lo avrebbe portato via e invece con il Napoli siamo riusciti ad ottenere la sua permanenza per questa stagione. Il Presidente ci ha dato la giusta serenità e così abbiamo costruito una plusvalenza importante".

Giaccherini il rimpianto?
"Durante il mercato si chiacchiera di tante cose. Abbiamo parlato anche di questa situazione, ma poi l'idea non è decollata".

Altri rimpianti?
"C'è sempre qualcosa che si vorrebbe fare. Ma a livello generale siamo contenti. Magari qualcosa è rimasta in sospeso, vedremo in futuro".

Nicolas Frey poteva andare via. Intanto arriva il nipote.
"Non rientra nei piani futuri, aveva richieste dall'estero ma ha preferito non accettarle. Abbiamo preso il nipote, magari ci sarà spazio e continuità per la famiglia Frey anche nel futuro del Chievo".

Frey poteva andare al Lugano.
"Era un'idea concreta. Lui ha fatto valutazioni diverse, consapevole che non rientra nei programmi".

Pronti a sfidare la Juve?
"Ci sono partite proibitive, questa sarà una di quelle. Ma ce la giocheremo come sempre".