...con Ursino

"Stasera? Un'altra partita difficilissima, il Modena è una buonissima squadra". Così a TuttoMercatoWeb il direttore sportivo del Crotone, Giuseppe Ursino. Vola sulle ali dell'entusiasmo la formazione calabrese, ma niente pensieri oltre alla prossima partita. "Cerchiamo di fare più punti possibili, poi vedremo", prosegue il dirigente calabrese.

Beh, direttore. Siete ai vertici della classifica. Dica la verità, ci pensa alla A...
"Alla fine del girone d'andata vedremo dove saremo. Se saremo in questa posizione ci penseremo anche noi. Ad essere primi a quattro giornate dalla fine del girone nessuno ci pensava, ma la squadra anche in ritiro aveva miglioramenti notevoli. E poi come li allena Juric...".

A proposito, il vostro allenatore - insieme a Oddo del Pescara - è nei pensieri del Genoa.
"Ce lo teniamo stretto. Il futuro dipende anche dall'allenatore, ma Ivan è una persona seria. Non ci saranno problemi".

Che sorpresa invece, Budimir.
"L'ho visto insieme a mio figlio, dopo la segnalazione di un mio osservatore. Può arrivare in serie A, sicuramente".

Lo riscatterete?
"Certo che sì"

Brilla anche la stella di Capezzi.
"L'anno prossimo giocherà in serie A. Lo Fiorentina eserciterà il controriscatto, farà quello che hanno fatto i suoi colleghi precedenti. Da Bernardeschi a Cataldi".

Crotone fucina di talenti. A chi è rimasto più legato?
"Con i miei giocatori, indistintamente, ho sempre avuto ottimi rapporti. Li ho sempre rispettati e viceversa. Non voglio fare un torto a nessuno, ma i giocatori che ho avuto - anche se non sono arrivati a certi livelli - continuo a sentirli. Però penso a Bernardeschi, Florenzi, Cataldi. Bernardeschi e Maiello sono quelli a cui sono rimasto più legato"

Serie B: come la vede?
"Questo campionato è difficile, equilibrato in alto. Non è come l'anno scorso: le squadre sotto perdevano sempre, quest'anno sarà equilibrato".

Provo a strapparle una promessa: cosa farà in caso di A?
"Niente promesse prima, dobbiamo continuare a giocare e ottenere il massimo. E cercare di fare maturare i ragazzi, per farli giocare in palcoscenici importanti. In caso di serie A, poi vediamo. Oggi teniamo i piedi per terra".