Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il bagno dopo pranzo

Il bagno dopo pranzo TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
mercoledì 1 luglio 2009, 17:302009
di Alessio Calfapietra

Il mercato ha aperto ufficialmente i battenti e sino alle ore 19.00 del 31 agosto ce ne sarà per tutti i gusti. Le squadre si sono mosse per tempo ed hanno già messo a segno diversi colpi. Del resto nel mondo del calcio si sostiene spesso che la squadra per settembre si costruisca nel mese di gennaio, quindi molte delle operazioni che verranno definite di qui alle prossime settimane sono in realtà state partorite questo inverno. Archiviate le risoluzioni delle comproprietà senza troppe sorprese ed accantonata la lotteria, spesso perfida, delle buste, il calciomercato entra nel vivo anche se, a dire il vero, molte trattative vengono definite sul filo di lana negli ultimi giorni validi se non direttamente un'ora prima della chiusura delle compravendite. Ha ragione ad oltranza Pietro Leonardi, quando afferma dall'alto della sua esperienza che, sebbene ci siano dodici mesi di tempo per risolvere le comproprietà, ed in genere tutta un estate per porre in essere degli acquisti o delle cessioni, gran parte dei club si affollino tutti all'ultimo momento utile. Al di là della tempistica, la sessione estiva che avuto inizio stamani assomiglia troppo alle nostre giornate al mare, non tanto per il (tenue) caldo associato a questi giorni, quanto per la tristezza e, perchè no, la rabbia nel vedere il cuginetto che fa tranquillamente il bagno mentre noi siamo costretti ad aspettare perchè abbiamo appena pranzato. Mentre all'estero cambiano casacca Kakà, Ronaldo, Valencia, Benzema e probabilmente Ribery e Villa, le squadre italiane sono al palo perchè alle prese con l'indigestione di conti perennemente in rosso, frutto di bilanci allegri e milioni di euro sperperati come non mai. In un periodo non troppo lontano, anche un giocatore medio arrivava a chiedere cinque miliardi di ingaggio (oggi tre milioni) come se nulla fosse, e se le continue corse al rialzo dei pochi fuoriclasse rimasti in Italia possono avere qualche senso, il fiume di denaro garantito ai gregari ed ai presunti fuoriclasse esulava in realtà da qualsiasi logica finanziaria. Ed oggi se ne pagano le conseguenze. Sia chiaro, oltre i nostri confini non se la passano meglio e l'exploit madrileno è un estemporaneo frutto dell'elezione del nuovo presidente che, come noto, appena si insedia compra ogni cosa gli capiti a tiro, ma le banche sono leste a chiudere gli sportelli se non vi è un tornaconto economico.

Con le grandi immobilizzate dai no provenienti dalla Spagna o dalla Germania, sono le società di medio cabotaggio a smuovere un poco le acque. Complimenti all'Atalanta che sostituisce Floccari con Robert Acquafresca, forse uno dei giocatori più sottovalutati della serie A. Viste le sue caratteristiche e certi precedenti storici, questo trasferimento ha tutta l'aria di poter ripetere il trampolino di lancio offerto a Pippo Inzaghi quasi 15 anni fa, chissà se per allora i club di spicco si accorgeranno delle capacità di un giocatore che, appena ventenne, ha segnato 24 goal in due stagioni. Continua a far bella figura il Catania, il ritorno di Delvecchio non ha il sapore della minestra riscaldata pur se, questo tipo di pietanze, anche se non prelibate, in genere sfamano e con un blitz regala la massima serie a Giuseppe Bellusci ed Adrian Ricchiuti, due perle del torneo cadetto che meritano altri palcoscenici. La Fiorentina ha introdotto le clausole rescissorie, un buon mezzo per blindare i giocatori rendendoli allo stesso momento cedibili, in questo modo si evitano le aste (a meno non siano gli stessi viola ad alimentarle) e si può programmare il futuro con maggior sobrietà. Un ultimo appunto sul Milan: sono stati presi due diciottenni, Beretta e Zigoni, ed allo stesso tempo è stato rinnovato il contratto del trentasettenne Favalli. Sembra che a Milanello e dintorni sia scomparsa un'intera generazione di mezzo, quella dei venticinquenni che evidentemente costano troppo. Quella fascia di età, beninteso, che ti fa vincere i trofei.