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Baresi: "Milan, servirà pazienza per giudicare i nuovi proprietari"

Baresi: "Milan, servirà pazienza per giudicare i nuovi proprietari"TUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Porta/PhotoViews
venerdì 14 aprile 2017, 00:252017
di Lorenzo Di Benedetto

Lo storico difensore del Milan, Franco Baresi, intervenuto a Sky Sport ha commentato così la storica giornata odierna: "Pensando ad oggi mi viene emozione e magone, è una giornata particolare. Ricordo il primo giorno, quando lo incontrai a Milanello ero molto emozionato Tutti sanno quello che ha trasmesso. Ricordo volentieri la sua felicità dopo il primo scudetto quando andammo a San Siro per salutare la squadra e vedemmo lui soddisfatto e felice, la gente era entusiasta. La mia speranza era che potesse continuare ma il calcio è cambiato e anche lui ha ponderato questa decisione di cedere il club dopo aver valutato bene cosa fosse il bene del Milan. Adesso non sarà facile, ci saranno i paragoni ma con la voglia e la passione credo che la nuova proprietà abbia in mente di portare il Milan ancora al top in Europa e in Italia. All'esterno è difficile capire le difficoltà che ci sono state, non posso giudicare. L’importante è che la nuova proprietà abbia voglia, intenzioni positive, è chiaro che i tifosi hanno in mente tante vittorie ma serve dare tempo alla nuova proprietà e non giudicare a priori. Se qualcuno fa un investimento così ha dei buoni propositi. Mi fa piacere essere sempre ricordato, vuol dire che ho fatto qualcosa di buono e trasmesso qualcosa di positivo.

In Nazionale è stato diverso rispetto al club dove non incontri sempre i migliori, le situazioni sono molto diverse da confrontare ma il mio Milan rimane ancora negli occhi di tutti perché abbiamo proposto qualcosa di nuovo, siamo stati importanti anche per il calcio italiano. È difficile ricordare una vittoria in particolare, penso ai primi due anni intensissimi dove non ci rendevamo conto ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Berlusconi credo che sia stato grandissimo perché ha portato grandissimi campioni, allenatori che ha convinto e motivato a trasmettere una filosofia di calcio vincente ma anche divertente. Berlusconi era molto attento alla cura del particolare e a come i giocatori si proponevano, dovevamo essere eleganti, era attento al comportamento. Mi ricordo quando all'inizio introdusse anche l’attenzione all'alimentazione, per la prima volta. Credo che sia Ancelotti, Capello e Sacchi siano importanti, sono stati tre allenatori che hanno dato più di altri, qualcosa di diverso ma sempre importante con rose importanti. Quando si vince l’allenatore conta ma i giocatori sono fondamentali, a Berlusconi va dato merito di averli portati. È chiaro che adesso oltre alle risorse serva competenza e entusiasmo che credo non mancherà e pazienza. Adesso arriva la nuova proprietà e aspettiamo i loro pensieri e le loro idee".