Bengtsson ricorda: "All'Inter volevo suicidarmi"
Martin Bengtsson torna a sparare a zero sull'Inter. In un'intervista shock rilasciata alla Bbc, l'ex giocatore della Primavera nerazzurra parla di uno spaccato inquietante riguardante la sua avventura in nerazzurro: "Mi sentivo come in una prigione, era come camminare dentro una grossa nuvola da dove non riuscivo più a venire fuori. A un certo punto pensai di usare il rasoio per tagliarmi le vene, la vedevo come l'unica via d'uscita. Un volta alcuni giocatori furono beccati mentre fumavano marijuana e la società decise di punire tutti, anche quelli come me che non c'entravano.
Restammo due mesi chiusi, senza nemmeno poter uscire per andare a casa, a Milano o comprare qualcosa. In quel momento iniziò la mia depressione, lì avvertii la sensazione di essere in una prigione".
L'ex calciatore svedese, che aveva già raccontato tutto in un libro nel 2007, ha detto definitivamente addio al calcio già da diversi anni.