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Carrera: "Spartak, trasmesse idee calcio italiano. Vorrei evitare la Juve"

Carrera: "Spartak, trasmesse idee calcio italiano. Vorrei evitare la Juve"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 15 maggio 2017, 13:272017
di Ivan Cardia

"Erano sedici anni che non vincevano". Lo Spartak Mosca di Massimo Carrera ha trionfato in Russia, il tecnico, ex difensore della Juventus, ne parla a Radio anch'io lo sport su Radio Uno: "Sono riuscito a trasmettere le idee del calcio italiano e a convincere i giocatori, che si sono dimostrati professionisti".

Perché ha scelto il campionato russo?
"Ho scelto la Russia perché mi è arrivata questa offerta dallo Spartak come assistente. Poi siamo stati eliminati in Europa League, la società mi ha chiesto se volevo rimanere due partite in attesa del nuovo tecnico. Io ho accettato, poi mi hanno chiesto di rimanere e ho accettato ancora. Ho trovato un campionato non molto tattico rispetto a quello italiano: c'è tanta corsa, non è semplice perché tutte le partite sono pericolose".

In ottica Champions, preferisce evitare il Chelsea di Conte o la Juventus?
"Vorrei evitare la Juventus. Io sono juventino nel DNA, spero di poterla evitare per tanti motivi, anche perché è forte. A parte gli scherzi, sono contento di quello che abbiamo fatto con lo Spartak, se siamo arrivati a scegliere fra Chelsea e Juve penso che sia già un risultato importante".

Quanti russi ha in squadra e dove può arrivare lo Spartak?
"Ne ho cinque, perché sono obbligato a farne giocare cinque. È una complicazione anche per i cambi. Per l'anno prossimo ci aspettano tante cose, dovremo apportare qualche modifica per rinforzare la squadra. Giocheremo su più fronti, dobbiamo cercare di attrezzare la squadra".

Anno d'oro per i tecnici italiani all'estero, quali sono le difficoltà?
"Bisogna calarsi nella mentalità sportiva che c'è all'estero. C'è meno tattica e bisogna cercare di farla capire a piccole dosi: non si può pensare di arrivare in un Paese con un'altra cultura diversa e imporre la propria mentalità".

Si aspettava la sconfitta della Juve all'Olimpico?
"No, perché poteva essere una partita determinante per poi pensare alle due finali. Nel calcio ogni tanto ci sono questi cali di tensione difficili da spiegare, peccato però ci sono le due finali da spiegare. Sarebbe stato meglio vincere".

Ha sentito Conte?
"Ci siamo sentiti. Lui mi ha fatto i complimenti e io li ho fatti a lui. Non avevo dubbi, è uno dei migliori allenatori al mondo. Magari ha faticato un po' più del previsto all'inizio, però con la sua passione è riuscito a trascinare i giocatori e far capire loro quello che voleva".

Gli consiglierebbe di rimanere al Chelsea o andare all'Inter?
"Non gli consiglio niente, è grande abbastanza per decidere cosa fare nel futuro. Non so cosa voglia fare, ma non me la sento di dare dei consigli".

L'Inter è più vicina di quanto non sembri.
"Non lo so. Ci siamo sentiti ma non abbiamo parlato di questo".

Chi è il vero insostituibile della Juve, Dybala o Mandzukic?
"Se Allegri ha fatto certe scelte ci sarà un motivo. Sarebbe da chiedere a lui, avrà visto i giocatori, uno può essere più stanco e uno meno".