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Claudio Nassi: De Laurentiis e Ancelotti

Claudio Nassi: De Laurentiis e AncelottiTUTTO mercato WEB
sabato 26 maggio 2018, 06:462018
di Redazione TMW
fonte Claudio Nassi.com

Aurelio De Laurentiis è un numero uno tra i produttori cinematografici a livello mondiale. Rileva il Napoli in C1 nel 2004 e nel 2007 è in Serie A. L'anno dopo arriva ottavo, nel 2008/2009 è dodicesimo e vince l'Intertoto. Dal 2009 conta un sesto posto, due quinti, tre terzi e tre secondi, con in bacheca due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Non vince lo scudetto né l'Europa o la Champions League ma, in un ambiente non facile, dimostra di essere un Presidente da applausi e un amministratore oculato. Chapeau. Non dare meriti a chi, senza conoscere il mondo del calcio fino al 2004, ottiene risultati a livello nazionale e consensi in Europa è da non credere. A maggior ragione se si sa che l'unica persona insostituibile in una società è il presidente.

Detto questo, aggiungo che quelli come De Laurentiis sono particolari. Sanno di essere macchine da soldi e baciati dalla fortuna, ma non accettano di sentirsi dire di no né di essere scavalcati nella considerazione della gente. Se prima va a offrire il prolungamento del contratto a Sarri e poi, alla proposta di triplicare gli emolumenti, da un milione e quattrocento netti a quattro, non ottiene la firma, non ci si deve stupire se arriva Ancelotti. Le avvisaglie si erano avute quando ricordava che anche con Mazzarri il Napoli era arrivato secondo. Seppoi Sarri aveva in mente di salutare perché riteneva finito un ciclo o per altri motivi, è stato anticipato in modo clamoroso. Andando contro i suoi principi, De Laurentiis ha offerto ad Ancelotti un contratto triennale da diciannove milioni e mezzo. Per chi è abituato ad andare allo scontro prima di cedere, se uno pretende l'aumento, sembra strano. Ma ha messo a tacere tutti con chi ha vinto in Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Germania e vanta tre Champions League.

Quindi, da perfetto gentleman, ha ringraziato Sarri per la dedizione al Calcio Napoli, che ha permesso di regalare alla città e ai tifosi in tutto il mondo prestigio ed emozioni. E il bravo Maurizio è scomparso dai radar. In pratica esonerato. Non importa se il Presidente dovrà allargare i cordoni della borsa per accontentare l'allenatore. L'importante è essere riuscito a far cambiare in 24 ore i sentimenti di tutti coloro che osannavano Sarri e lo pregavano di rimanere. Alle corte, ha fatto capire chi è il numero uno e chi comanda. Non solo. Spetterà ad Ancelotti far vedere che è più bravo di chi l'ha preceduto e, se non ci riuscirà, De Laurentiis non avrà colpe. Aveva portato uno dei pochi capaci di vincere in ogni dove.