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Claudio Nassi: Sarri, squadra che vince non si cambia

Claudio Nassi: Sarri, squadra che vince non si cambiaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 7 ottobre 2017, 07:372017
di Redazione TMW
fonte Claudionassi.com

Ed eccoci al Napoli, all'ottava squadra a vincere le prime 7 partite nella storia del campionato, che 5 volte su 7 ha vinto lo scudetto. I peana si sprecano: gioca un calcio che ha pochi eguali, ha collezionato 12 vittorie consecutive, 5 nel 2016/2017 e 7 attuali, e 19 risultati utili consecutivi, sommati ai 7 di questo inizio. A conferma di chi gli assegna già lo scudetto, si ricorda che nel girone di ritorno dello scorso torneo ha conquistato 48 punti, 4 in più della Juventus, che con i 2 odierni fanno 6. Inoltre 25 gol in 7 partite e un Hamsik ritrovato e a un gol da Maradona parlano di record battuti o prossimi a esserlo. Per non dire di Sarri che, al contrario di altri, rimane legato a due assiomi: squadra che vince non si tocca e i migliori devono giocare. Eppoi i confronti con le capoliste straniere: gli stessi punti del Barcellona, ma 5 reti subite come il PSG, 3 più dei catalani, del Borussia Dortmund e dei due Manchester. Forse l'unico campanello d'allarme, se è vero che l'attacco fa vendere i biglietti e la difesa vincere i campionati. C'è una cosa ancora che lascia dubbi e che abbiamo messo in evidenza: fa sempre le stesse cose.

Jorginho, l'allenatore in campo, è il passaggio obbligato, Koulibaly è il regista difensivo e quello che, forse, tocca più palloni dopo il brasiliano. A sinistra, sull'asse Insigne-Hamsik, si svolge la più parte del gioco, due che portano gol e assist. Soprattutto il primo, con improvvisi cambi di fronte, trova Callejon pronto a chiudere. Una squadra con qualche buon calciatore, tanti ottimi e un fuoriclasse: Mertens. Ma è un film già visto e, se sei monocorde, prima o poi anche l'ultimo degli allenatori troverà il passepartout. A meno che, a forza di parlare di numeri e schemi, si sia dimenticato che il calcio è anche un gioco tattico.