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Di Cintio: "Così si batte il match fixing"

Di Cintio: "Così si batte il match fixing"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 18 ottobre 2017, 00:282017
di Gianluigi Longari

La Divisione Calcio a cinque, in collaborazione con il main sponsorSKS365 e con Federbet, organismo di controllo sui flussi anomali di scommesse, ha organizzato una giornata di formazione nella sede del Coni per sensibilizzare la lotta al match-fixing e alla ludopatia.

Sono intervenuti l'avv. Mauro Balata, il prof. Mauro Sferrazza, l’avv.Antonio Feriozzi, il dott. Francesco Baranca di Federbet , il dott.Egidio Viggiani, il dott. Pietro Felici, il dott. Marcel Vulpis e l'avvocato Cesare Di Cintio avvocato di Diritto Sportivo e membro della commissione etica della FederCalcio Ucraina

“La Divisione ha voluto che tutte le partite fossero controllate – ha detto l'avvocato Di Cintio, tra le altre cose esperto di lotta al Match fixing - il dottor Baranca e Federbet forniscono dei risultati settimanalmente, non solo del post gara, ma anche del pre e dei live: un controllo stringente. Qualora fosse rilevata un'anomalia la stessa Divisione la segnala alla Procura Federale. Il messaggio che si vuole dare è che tutto è controllato e il primo risultato ottenuto è che un bookmaker si è interessato al campionato e in un momento in cui sponsorizzazioni e soldi per lo sport vengono meno è un modo per ottenere risorse pulite da investire.
Spesso in maniera impropria il male viene identificato nel bookmaker, ma, in realtà, il bookmaker è colui che viene danneggiato dalle scommesse, perché è la gara alterata illecitamente che provoca un danno. Quindi la chiave non è demonizzare il bookmaker che esercita un'attività lecita, ma sta nel combattere chi altera la gara”.

Ma come fanno i club, i presidenti a tutelarsi?
“Ricordo quando mi occupai anni fa del caso Novara: con il dottor Baranca studiammo il “controllo dei flussi” e affidandoci a Federbet riuscimmo a fare un protocollo interno per sottoporre ogni gara del Novara a un controllo. In occasione di una gara era stata riscontrata un'anomalia e in base a questo protocollo interno, in base all'applicazione del decreto legislativo 231 e in base all'applicazione delle Noif ti puoi autocontrollare e autodenunciarti e puoi tutelarti. Anche Atalanta e Udinese hanno usato questo sistema che ora è applicato anche nella divisione calcio a 5. Formazione, cultura e controllo sono le basi per sconfiggere il Match fixing e l'auspicio è che tutto il sistema calcio e degli altri sport sposino questa metodologia”.