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esclusiva

Gianluca Torma: "Valjent la mia grande soddisfazione"

ESCLUSIVA TMW - Gianluca Torma: "Valjent la mia grande soddisfazione"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com
martedì 11 agosto 2015, 12:542015
di Luca Esposito

Conclusa l'esperienza come Responsabile settore giovanile e responsabile del mercato estero della Ternana, Gianluca Torma è ora in cerca di una nuova sfida, senza disdegnare l'estero. Nato a Torre del Greco 38 anni fa, ha solo un rammarico, quello di aver dovuto interrompere la carriera di calciatore molto presto per un serio infortunio, ma in compenso come talent scout ha scelto bene i giocatori, come il caso del mediano slovacco Valjent del quale si dice un gran bene, preoccupandosi di selezionare calciatori di prospettiva secondo quello che era il suo modo di vedere il calcio, non uscire dal campo non avendo dato tutto. Ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com il dirigente coglie l'occasione per rivolgere dei ringraziamenti a quanti hanno agevolato la sua carriera di dirigente.
"Ringrazio l'ex presidente Franco Zadotti e il ds Vittorio Cozzella per l'opportunità offertami di seguire il mercato estero della Ternana. Cozzella lo considero comunque un professionista esemplare. Probabilmente io ricorderò con molto piacere questa operazione di mercato: ero stato in Slovacchia perché mi era stato segnalato un giocatore, e invece sono tornato in Italia con un altro ragazzo, Martin Valjent, che alla fine avevo scelto io. Lo considero l'acquisto più importante per me".

Come mai non è più proseguita questa collaborazione?
"Il contratto è scaduto e allora non c'è stato trovato l'accordo per la riconferma, poi anche i problemi del presidente hanno influito su questa sorte".

Lei era anche abbastanza promettente come calciatore, giocava in difesa con la Fidelis Andria, ma un orribile incidente contro la Palmese non le consentì di proseguire.
"E' vero, però ciò che non ho potuto fare nel calcio giocato l'ho fatto in altra veste: è da tredici anni che faccio il direttore sportivo, per l'età che ho (trentotto anni) ho già lavorato in piazze importanti come Andria e come Empoli e Sassuolo. Il calcio giocato è chiaro che mi è mancato tantissimo, perché all'epoca credevo molto nella maglia. Io ho perso un rene proprio in uno scontro fisico di gioco perché lottavo per una causa comune che era la maglia. Comunque ringrazio il presidente Fuzio che mi ha permesso di fare il corso di ds un anno dopo quell'incidente, ed è iniziata la mia carriera. Adesso come adesso è difficile lavorare in Italia perché la meritocrazia non esiste. La Ternana ha battuto il Bassano in Coppa giocando con molti giovani del vivaio, e alcuni di questi provengono dal napoletano: credo che il calciatore campano ha un talento che non si trova da altre parti".

È difficile valorizzare i giovani in Italia?
"Sì, lo è. Ho avuto l'opportunità di andare a vedere il calcio nei Paesi dell'Est come Bulgaria, Slovacchia e Romania, e lì viene dato più spazio ai giovani. Infatti ho ricevuto una proposta da un campionato di Serie A estero e la sto valutando".

Nel frattempo?
"Ho ricevuto anche proposte da club di Lega Pro per fare il direttore sportivo, e sto valutando anche quelle".

Qual è il calciatore della Ternana che salirà in alto?
"Secondo me proprio Valjent. È nato nel dicembre '95, e rispetto agli italiani ha una certa cultura del lavoro. Si può anche allenare dieci giorni consecutivi e non si ferma mai. Ricordo un aneddoto: doveva giocare in Under 21 con la Slovacchia, ha giocato, poi il giorno dopo era prevista una partita della Ternana col Bari, è riuscito ad arrivare a Terni alle tre di notte, a casa sua c'erano i parenti e ha dormito sul pavimento dato che non voleva disturbare nessuno, e proprio lui è stato il migliore in campo contro il Bari. Altro giocatore che ha prospettiva è secondo me Simone Tascone, del dicembre '97: arrivava dalla Frattese, l'avevamo preso a gennaio dalla D, e ha giocato molto bene in Coppa".

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